UN'ALTRA MORTE BIANCA NEL BRESCIANO
Sei vittime del lavoro da gennaio ad oggi in provincia di Brescia. Ieri pomeriggio Nazmi Morina, operaio edile di 52 anni residente a Rudiano, ha perso la vita nel cantiere della casa di riposo di Orzivecchi mentre scaricava i serramenti che avrebbero dovuto essere montati oggi. Lascia la moglie e quattro figli. Era originario del Kosovo. Prima di lui il 12 marzo in un cantiere a Carpenedolo ha perso la vita il 43enne Andi Rexhepi residente a Piamborno e dipendente della Marmi Ghirardi; il 28 febbraio nel cortile della sua azienda a Pontoglio è morto Giorgio Vavassori di 61 anni finito con il motorino contro un camion parcheggiato; il 16 febbraio a Longhena Mattia Mauro è stato travolto da un muletto mentre a fine turno stava raggiungendo la timbratrice; il 31 gennaio Joao Rolando Martins Lima, dipendente della Reabioli SPA di Darfo è stato travolto da un treno alla stazione di Chiari e il 22 gennaio Fabrizio Bignotti è stato investito da una colata di materiale incandescente mentre era al lavoro su un mezzo alla Feralpi di Lonato. "Siamo di fronte a una situazione inaccettabile di perdita di vite umane e a un impressionante incremento di denunce di infortunio all’Inail. Chiediamo venga messo in campo fin da subito un coordinamento e un controllo sulla formazione". Lo scrivono, all'indomati dell'ennesima tragedia sul lavoro le organizzazioni sindacali bresciane, Fillea Uil, Filca Cisl e Feneal Cgil. Come detto l'ennesimo infortunio mortale nel pomeriggio di questo martedì. Nazmi Morina, operaio edile di 52 anni residente a Rudiano, padre di quattro figlii è morto travolto da un bancale di serramenti che stava scaricando da solo nel piazzale della Casa di riposo di Orivecchi dove la ditta per cui lavora ha in appalto i lavori di efficientamento energetico. Nessuno ha visto cosa è successo. L'uomo è stato trovato nel cortile e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo dei sanitari allertati insieme ai carabinieri e ai vigili del fuoco. Una strage senza fine che i sindacati chiedono al governo di fermare cambiando la legge sugli appalti, qualificando il personale e introducento l'aggravante di omicidio sul lavoro.
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