OMICIDIO DI MARTINENGO, OLTRE 20 LE COLTELLATE
E durato diverse ore, all’Ospedale Papa Giovanni XXXIII°, l’esame autoptico, sul corpo di Diego Rota, il 55enne vittima della brutale aggressione da parte della moglie Caryl Menghetti, nella tarda serata di giovedì 26 gennaio all’interno della villetta in via Cascina Lombarda, residenza della coppia, Presenti il medico legale nominato dalla procura, Andrea Verzelletti dell’Univesità di Brescia e quello scelto dal legale della donna, l’avvocato Fabrizio Bosio. Serviranno alcuni mesi perché in Procura venga depositata la relazione conclusiva dell’autopsia: l’esame servirà a chiarire meglio la dinamica dei fatti, anche se pare ormai certa la violenza con la quale Caryl si sia scagliata contro il marito, che probabilmente avrebbe anche cercato di reagire. Intanto la procura ha dato il nulla osta per i funerali, che verranno celebrati nella parrocchiale di Brusaporto, paese d’origine di Diego. La donna già nel 2020 era stata ricoverata all’ospedale di Treviglio, in Psichiatria, per psicosi, allucinazioni e comportamento al di fuori della realtà, manifestazioni che avrebbe evidenziato anche la mattinata del delitto, tanto che il marito l’accompagnava per accertamenti, nello stesso nosocomio. Qui, visitata da uno psichiatra, veniva dimessa con una terapia farmacologica, poi alle 23,30 il tragico epilogo. Portata prima nelle carceri di Via Gleno a Bergamo, veniva poi trasferita al «Papa Giovanni», dove lunedi si sarebbe dovuto tenere l’interrogatorio, reso impossibile dalle cure alle quale è stata sottoposta. Convalidato l’arresto in base alla ricostruzione fatta dalla Procura.
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