DANTEDI' AL CAMUS DI BRENO

“Dantedì: il giorno di Dante”: secondo la tradizione storiografica cade il 25 marzo, giorno in cui Dante Alighieri avrebbe posto mano alla sua Commedia, definita poi “divina” da Boccaccio nel Trattatello in laude di Dante, scritto fra il 1357 e il 1362 e stampato nel 1477. Il Museo Camus di Breno ne espone una copia unica al mondo, in grande formato, nei tre classici tomi, illustrati dall'artista Amos Nattini, nato a Genova il 16 marzo 1892 e morto a Parma, 3 ottobre 1985, amico personale di Gabriele D'Annunzio che dedicò alla sua opera scritti incoraggianti e affettuosi. L'iniziativa si inserisce in un contesto più ampio che ha coinvolto 80 studenti di Istituti superiori, come contributo a Bergamo-Brescia capitali della cultura. Nelle due città l'Associazione Dante Alighieri di Bergamo e “Siccome Dante” di Brescia hanno progettato iniziative teatrali, musicali, cene dantesche, conferenze; anche in Vallecamonica sono stati fatti lavori da parte di studenti, utilizzando strumenti attuali, quali tik-tok. Dal 25 marzo, definito “Dantedì”, al Camus di Breno viene presentato ufficialmente il grande lavoro di Amos Nattini, alla scuola ed al pubblico, composto di tre volumi, del peso complessivo di 100 chili, iniziato nel 1920 e pubblicato a dispense e dora finalmente visibile a tutti. Dante Alighieri appartiene intimamente alla storia dell'Italia e non solo per l'enorme lavoro compiuto sulla lingua che ha unificato il paese: nel Risorgimento, durante la Resistenza, nei Lager nazisti, come ha testimoniato Primo Levi, la sua opera ha testimoniato istante politiche, culturali e sociali.

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