IN TROPPI PER IL PROGETTO PASTURS

Una nota stampa annuncia l‘avvio di una vera e propria selezione dei partecipanti al progetto Pasturs, che non possono superare i sessanta. L’iniziativa, che ha preso il la otto anni fa sui monti orobici, nel tempo ha conquistato sempre più consensi e tanti sono stati i volontari partiti per affiancare gli allevatori e sperimentare la vita in alpeggio. Si tratta di giovani volontari volenterosi di vivere in alpeggio per una o più settimane aiutando gli allevatori e le loro famiglie nella vita lavorativa d'alta montagna. Il progetto - si legge sulla pagina Facebook ufficiale - sostiene il dialogo costruttivo e promuove l'utilizzo di misure di prevenzione che difendono il bestiame da potenziali incursioni di lupi e orsi. Camminate in alta quota, notti stellate, ma anche lavoro, pascolo, letti tipici e pasti con prodotti tipici: partecipare al progetto Pasturs significa vivere un'esperienza indimenticabile e - al tempo stesso - tutelare la biodiversità alpina oltre che sostenere l'allevamento tradizionale. Quest'anno i partecipanti vivranno l'esperienza in Valle d'Aosta, nella cornice del Parco Naturale Mont Avic. Sulle Orobie, specificano gli organizzatori, si lavorerà esclusivamente con gli allevatori. Le iscrizioni sono aperte a tutti coloro che hanno un'età compresa tra i 19 e i 45 anni e vogliano cimentarsi con la vera vita di montagna. Il form è disponibile sul sito web del progetto. Il termine massimo per la presentazione delle domande è il 10 aprile. Prima della partenza, i volontari che avranno superato la fase di selezione parteciperanno a un corso di formazione obbligatorio e gratuito che toccherà diversi temi, dalla vita in alpeggio all'ambiente di montagna, fino agli animali protagonisti e le misure di prevenzione danni.

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