SI AVVICINA IL REFERENDUM SUL PONTE TIBETANO
Un referendum comunale è un modo per interpellare i cittadini, per coinvolgerli nelle decisioni che riguardano il futuro del loro paese, per dare loro voce e potere. Uno strumento a servizio della democrazia, pensato proprio per dare agli amministratori gli strumenti per prendere delle decisioni democratiche, ovvero partecipate e condivide dai cittadini. Per questo il referendum che il Gruppo Vezza Sostenibile attraverso una raccolta firme, è riuscito ad ottenere e che il 25 giugno chiederà ai cittadini di Vezza d’Oglio il loro parere sulla costruzione di un ponte tibetano lungo 465 metri, posto a 73 metri dal suolo, all’ingresso della Val Grande, a 1360 metri di quota, è un appuntamento a cui è importante partecipare, qualunque sia la loro opinione. In questo consiste l’appello che i promotori del referendum hanno rivolto alla cittadinanza intervenuta nella serata del 2 giugno alla serata informativa organizzata dal Gruppo Vezza Sosteibile sul Ponte Tibetano. Il gruppo ha esposto le proprie perplessità sul progetto, che andrebbe ad impattare in un’area sensibile dal punto di vista ambientale e porterebbe turisti solo mordi e fuggi, che aumenterebbero il traffico e le auto parcheggiate in paese, ma ha anche i cittadini ad esprimersi a favore del progetto dell’amministrazione comunale, nel caso lo ritengano valido. Ciò che conta è che il referendum sia partecipato, perché solo così potrà essere veritiero e potrà davvero rappresentare l’opinione, in un senso o nell’altro, della cittadinanza di Vezza d’Oglio. Ritrovarsi insieme per pensare il futuro del paese, è un altro degli obiettivi del Gruppo Vezza Sostenibile che sta progettando una Vezza appunto sostenibile, incontrando la cittadinanza e recependo idee ed esigenze.
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