STRAGE SENZA FINE SULLE STRADE
3 giovani vite spezzate a poche ore di distanza. Un venerdì nero, che ha aperto tragicamente il weekend che precede Ferragosto, sulle strade delle nostre province di Brescia e Bergamo. Dopo il drammatico epilogo di quella che doveva essere l’ultima escursione in bicicletta della vacanza all’italiana della giovane coppia di inglesi nei boschi sopra Toscolano Maderno dove ha perso la vita una giovane 27enne per una caduta letale da un sentiero, altri due incidenti stradali si sono portati via due giovani vite. Non ce l’ha fatta nemmeno Marco Pancaldi, il centauro 30enne di Montichiari, vittima dello scontro frontale avvenuto nel tardo pomeriggio di venerdì con un furgoncino guidato da un 48enne, lungo la strada che da Caino porta alle Coste. L’uomo alla guida del mezzo è stato arrestato e portato in carcere questo sabato dopo essere risultato positivo a metadone, cocaina, oppiacei e cannabinoidi. Il pm di turno ha chiesto la convalida dell’arresto. Il giovane 30enne deceduto, era in sella alla sua moto quando per cause ancora da chiarire, all’uscita di una leggera curva si sarebbe scontrato con il furgoncino che procedeva in direzione opposta. Un urto violento, il centauro dopo aver sfondato il cristallo del veicolo è stato scaraventato a terra privo di vita. Marco, appassionato di due ruote, era un noto concessionario Benelli, ieri pomeriggio aveva deciso di guidare su quella strada uno dei nuovi modelli della casa. Nella tarda serata di venerdì l’ennesima tragedia a Trescore Balneario. Poco dopo le 23 in via Nazionale a Trescore Balneario ha perso la vita un 31enne alla guida della sua moto. Anche in questo caso, secondo una prima ricostruzione dei Carabinieri, si tratterebbe di uno scontro frontale con un’auto guidata da una 25enne. La vittima. Di origini marocchine, ma cittadino italiano nato a Trescore e residente a Zandobbio, stava percorrendo con la moto la strada Nazionale verso la Valcavallina, svoltando avrebbe subito un impatto semi frontale con l’auto che stava procedendo in senso opposto. A nulla è valso l’intervento dei soccorsi, il giovane caduto a terra è deceduto sul colpo. Vittime non solo sulle strade, ma anche sul lavoro, dopo otto giorni di lotta tra la vita e la morte alla Poliambulanza di Brescia, è deceduto questo venerdì mattina Lamsalahi Abdelhak, l’operaio 32enne marocchino, dipendente della ditta Nolli di Carpenedolo caduto dal tetto dell’azienda mentre riparava la copertura, lo scorso 3 agosto. L’uomo, precipitato da un’altezza di circa 5 metri, era giunto in ospedale in condizioni gravissime, dopo otto giorni di agonia il suo cuore ha cessato di battere. La salma dell’operaio verrà trasferita nel suo paese natale
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