DUE TRAGEDIE IN VALLE SABBIA E NEL GARDA

Ennesimo incidente mortale sulle strade della nostra provincia. Il tragico epilogo questo sabato, attorno alle 16:30, sulla Sp 237 del Caffaro, fra la Rocca d’Anfo e la località S. Antonio. La vittima un motociclista, Massimo Ravani, 53enne residente a Mura, idraulico di professione ed ex consigliere comunale molto apprezzato in paese. L’uomo stava risalendo la Valle quando – dopo una curva – si è trovato di fronte un’auto intenta a svoltare: l’impatto, seppur di striscio dopo la violenta frenata, è stato inevitabile. Ravani è stato sbalzato dal mezzo ed è caduto sull’opposta corsia di marcia, dove in quel momento stava transitando un’Alfa Romeo Mito con a bordo alcuni giovani di Brescia che nulla hanno potuto fare per evitarlo. Sul posto si sono precipitati i sanitari con l’ambulanza e l’elisoccorso da Brescia, i Vigili del fuoco e una pattuglia della Polizia locale della Valle Sabbia, intervenuta per i rilievi. Purtroppo per il 53enne, morto sul colpo, non c’è stato nulla da fare. Massimo Ravani lascia la moglie Francesca e i tre figli Marco, Luca e Claudio. Inevitabili, a seguito del sinistro che ha reso impraticabile l’arteria per circa tre ore, le ripercussioni sul traffico, con lunghe code in entrambe le direzioni anche alla luce della giornata di controesodo estivo. Dramma anche a Garda, sul Benaco, in località punta Corno, dove una 20enne di Borgo Nuovo, Anna Lorenzi, è annegata mentre stava facendo il bagno in compagnia della sorella di 17 anni e del fratellino di 14. Secondo quanto riportato dai testimoni pare che proprio quest’ultimo, il più piccolo, mentre era intento a nuotare abbia accusato un po’ di fatica: subito Anna si è precipitata a soccorrerlo, chiedendo aiuto alla gente in spiaggia. Entrambi sono stati raggiunti da due ragazzi a nuoto che hanno recuperato e trasportato a riva il piccolo, mentre la giovane è stata persa di vista: inghiottita dai flutti, forse a causa di un malore, non è più riemersa. L’allarme, lanciato dai parenti, ha messo in moto la macchina dei soccorsi. È intervenuta immediatamente, con un gommone, la guardia costiera che si trovava già in zona: dopo ripetute immersioni il corpo della giovane è stato avvistato e recuperato ad una trentina di metri dalla riva e a sei di profondità. A quel punto, a terra, sono iniziate le manovre di rianimazione da parte del personale del 118, sopraggiunto anche in elicottero. Dopo una quarantina di minuti scanditi da disperati tentativi i soccorritori si sono arresi: fatale per Anna Lorenzi, che avrebbe compiuto 21 anni la vigilia di Natale, quel quarto d’ora o poco più trascorso sotto acqua.

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