140 ISCRITTI PER IL RALLY DEL SEBINO
Conto alla rovescia sul lago d’Iseo per l’undicesima edizione del Rally del Sebino. L’appuntamento motoristico promosso dalla Sebino Eventi quest’anno ha raccolto quanto di buono seminato nelle precedenti edizioni, toccando un clamoroso record di iscritti. Sono infatti 140 gli iscritti alla gara lombarda – promossa dalla Sebino Eventi - che, in provincia di Bergamo, si svolgerà sotto forma di rally day tra sabato 21 e domenica 22 ottobre. Dopo i 97 iscritti del 2016, dall’edizione successiva si sono sempre superati i cento partecipanti ed il picco di centotrenta del 2022 pareva un record destinato a rimanere imbattuto. Quest’anno invece i numeri sono ancor più trionfali e non possono che far gioire il comitato di promozione locale. Numeri consolidati, resta un’unica incognita: a chi andrà lo scettro dell’edizione numero 11? Non ci sarà il vincitore delle ultime tre edizioni, il francese Audirac. Ai nastri di partenza ci sarà invece il camuno Luca Tosini che il Sebino lo ha firmato ininterrottamente dal 2015 al 2018; anche quest’anno sarà al via con la sua Renault Clio R3, stessa categoria che vanta le Citroen turbo del bresciano Rivaldi e del comasco Vittalini, entrambi già a podio per due volte. Se anche la classe A7 può contare almeno due piedi pesanti come il veneto Matteo Luise o il lecchese Antonello Paroli, è la S1600 l’indiscussa categoria regina dalla quale, con molta probabilità, uscirà il vincitore. A tirare le fila il locale Gianpietro Bendotti, insieme agli altri bergamaschi Alessandro Baroni, l’omonimo Casano ed il colerese Kevin Lenzi, di un gruppone formato dai forti bresciani Alan Ronchi, Cristian Grimaldi, il biellese Alessandro Bocchio, il reggiano Luciano D’Arcio, il varesino Barsanofio Re, il lecchese Maurizio Mauri o il veneto Mattia Targon. Anche la Rally4 ha piloti in grado di puntare alle zone di testa con i camuni Ilario Bondioni e Giorgio Mendeni oltre all’altro bresciano Stefano Marangon. In classe A6 sarà presente Manuel Bracchi, terzo un anno fa. Numerose anche le partecipazioni in N2 dove si contano ben 26 iscritti. Dopo la pedana di partenza dal Porto Turistico di Lovere, i concorrenti sarabbichiamati ad un tris mozzafiato da ripetere per due volte; si parte con la Rogno e i suoi 5,68 chilometri per poi passare alla Val di Scalve, prova più lunga della corsa con 6,64km e alla Gleno 100° - nell’anno dell’anniversario del disastro - che vanta anch’essa oltre sei chilometri. L’arrivo è previsto sempre al Porto Turistico. Se la sicurezza e la cura negli allestimenti del percorso sono al centro del pensiero degli organizzatori, è altrettanto vero che il “ritorno” in termini di indotto, è sicuramente uno degli aspetti più interessanti della corsa, al di fuori di quello sportivo. Lovere e i comuni limitrofi saranno “invasi” da concorrenti, team e addetti ai lavori che produrranno un commercio notevole per tutti gli operatori del terzo settore; un ulteriore aspetto positivo per sostenere una disciplina che da queste parti non sembra risentire della crisi.
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