MICROEDITORIA SEMPRE PIÙ GRANDE A CHIARI

Il regno dei libri dove editori, lettori e scrittori, si incontrano. Ad accorciare le distanze che solitamente dividono le case editrici dai lettori, gli scrittori dalle case editrici e i lettori dai loro autori preferiti, è una rassegna nata 21 anni fa dall’intuizione dell’editore Angelo Mena della Gam Editrice che ha voluto dare ai piccoli e medi editori italiani, l’occasione di dimostrare, uniti, la grandezza della microeditoria, piccoli se confrontati alla grandi case editrici ma grandi per qualità e impegno che mettono nel loro lavoro, terreno fertile per nuovi aspiranti scrittori, esempio per futuri aspiranti editori. Sotto la direzione artistica di Daniela Mena la rassegna della microeditoria di Chiari curata dall’associazione Culturale L’impronta in collaborazione il Comune di Chiari, negli anni è cresciuta grazie ad un lavoro di squadra che oggi vede impegnati decine di volontari, più di 20 associazioni, 10 comunità locali, uniti nel portare a Villa Mazzotti 100 case editrici e grandi nomi della cultura nazionale protagonisti di dibattiti e presentazioni di libri. Una tre giorni di cultura, dal 3 al 5 novembre, che ha attirato 13 mila visitatori. Quest’anno tra gli altri sono arrivati a Chiari Gad Lerner, la scrittrice Bianca Pitzorno, il divulgatore scientifico Marco Bianchi e lo scrittore Francesco Permunian. Laboratori, gruppi di lettura, tornei letterari, letture di libri e poesie, premi, riflessioni che dalle parole d’ordine dell’edizione di quest’anno, ovvero “paesi come pagine” e “Biblio-diversità”, utilizzano la parola e la conoscenza come mezzo per tessere e per unire. A guidare i lettori verso la scoperta di nuove letture, anche il progetto Mappa Letteraria che permette di trovare, a partire da un luogo, i libri ambientati in quel luogo. Oggi la tecnologia è uno strumento in più al servizio delle case editrici che rispetto a 50 anni fa, quando ad esempio nasceva la GAM, posso raggiungere un pubblico più ampio ma che restano fedeli alla loro missione, quella di contribuire alla diffusione della cultura e di conseguenza, alla crescita della società.

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