GRANDE DONO NELLA NOTTE ALL’OSPEDALE
Un grande dono è stato fatto nelle scorse ore grazie alla sensibilità di una famiglia e alla professionalità di molte persone. Nella notte tra venerdì e sabato all’ospedale di Esine si è svolto un prelievo di organi, trapiantati in pazienti a cui è stata quindi data la possibilità di continuare a vivere. Ed è così che la morte per emorragia celebrare di un 70enne camuno, si è trasformata in un ultimo generoso atto di vita, reso possibile grazie alla sensibilità dei famigliari che hanno acconsentito al prelievo di organi e tessuti. La macchina si è messa in moto istituendo la commissione, formata da un rianimatore, un neurologo e un medico di direzione medica di presidio che ha stabilito la morte celebrare del paziente; è seguito come da protocollo un tempo di osservazione di sei ore in seguito al quale è stato confermato il decesso e durante il quale hanno preso il via le indagini sul paziente e circa la compatibilità con eventuali pazienti in lista d’attesa per trapianto di organi. E’ iniziata così la corsa contro il tempo che ha visto al lavoro moltissime persone del gruppo di coordinamento per i prelievi in sinergia con equipe di rianimatori, il reparto di rianimazione e il personale al lavoro in sala operatoria e che ha visto arrivare nella notte all’ospedale di Esine un’equipe del Niguarda che in più di quattro ore di intervento ha svolto il prelievo di fegato, reni, cute e cornee, e che è ripartita alle prime luci del giorno per Milano per effettuare i trapianti nei pazienti compatibili in lista d’attesa che, alla fine dell’anno, hanno ricevuto quella chiamata che molti altri pazienti da anni in lista d’attesa spesso non fanno a tempo a ricevere. Si tratta del terzo prelievo importante di organi effettuato quest’anno dall’Asst di Valle Camonica, dove opera il gruppo di lavoro della COP Coordimento ospedaliero procurament organi e tessuti, grazie alla sensibilità sempre maggiore che molte persone dimostrano, esprimendo il consenso sulla carta d’identità oppure aderendo alle associazioni come l’Aido, verso il tema della donazione degli organi, che oltre a salvare delle vite rappresenta per molte famiglie anche un modo per sconfiggere la morte dei propri cari, che diventano protagonisti di un ultimo atto eroico e che continuano a vivere in chi riceve il loro grande dono.
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