LA "RIVOLUZIONE" SILENZIOSA DELLE DONNE DEL PRO FAMILIA

Letizia Bertoloni ha 93 anni e ha trascorso gran parte della sua vita a coltivare l'educazione delle giovani donne camune. Arrivò a Breno, insieme a Maria Baronchelli, alla fine degli anni '50. Nel 1957, mons. Pietro Gazzoli, allora parroco di Breno, propose al Pro familia di Brescia – istituto fondato da don Battista Zuaboni nel 1930 per promuovere la pastorale familiare - di aprire una sede in Valle Camonica. L'istituto trovò casa nell'attuale centro San Siro e pochi mesi dopo avviò le prime attività. Erano destinate soprattutto alle giovani donne che a quell'epoca avevano poche possibilità di studiare e formarsi. Queste due donne arrivate dalla pianura cominciarono la loro opera passando di casa in casa per dare alle ragazze camune dignità e possibilità di studio e di realizzazione, compiendo una piccola grande rivoluzione silenziosa. Maria e Letizia strapparono letteralmente molte ragazze ad un vita di stenti e di ignoranza. In sostanza diedero vita alla formazione professionale femminile in seno all'istituto Tassara. Nel 1958 il Ministero del lavoro autorizzò un corso culturale e tecnico pratico per le giovanissime domestiche, un anno dopo 25 ragazze conseguirono la qualifica, poi venne avviate le pratiche per far partire un corso professionale, nel 1960 il ministero della pubblica istruzione autorizzò la prima classe. Per chi arriva da lontano il Pro familia apre le sue porte: le ragazze possono fermarsi anche per dormire. Grazie ad un lascito nel 1968 partono i lavori per una nuova sede, vengono sviluppati molti altri progetti per la pastorale familiare sono molte le ragazze che frequentano la casa fino all'inizio degli anni '90. Nel 997 in questa casa apre i battenti il Consultorio Familiare Tovini, vi opera tutt'ora. Elena e Letizia, che oggi sono il Pro familia camuno intanto cercano di continuare l'opera di preparazione dei giovani alla famiglia con incontri e formazione.

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