COPIA DELLA SINDONE ESPOSTA A GANDINO

A Gandino è esposta una copia della Sindone, collocata nella chiesa di San Mauro annessa al Convento delle Suore Orsoline di Gandino. Il manufatto (metri 4,41 x 1,13) è disposto nella sagrestia, collegata anche alla cappella di preghiera delle suore. La riproduzione su lino antico è il frutto di una filiera tutta bergamasca che ha unito, dal seme al manufatto, enti, volontari e aziende. Presentato ufficialmente su Rai Uno il Giovedì Santo del 2021, il progetto “Lino Val Gandino” coordinato dai Comuni di Peia e Gandino, ha preso le mosse dalla coltivazione del lino, sempre a Gandino nell’aprile 2020, in piena pandemia, in una proprietà della famiglia Torri. Il trattamento delle fibre e la filatura sono stati curati dal «Linificio Canapificio Nazionale» di Villa d’Almè, in collaborazione con la francese «Terre de Lin». La tessitura è stata realizzata a Gandino, nella sede di «Torri Lana 1885», mentre la stampa digitale a pigmento in altissima risoluzione è stata realizzata da «Efi Reggiani» a Grassobbio, grazie a una scansione ad altissima risoluzione del Museo della Sindone di Torino. Su ciascuna copia è impresso un Qr code che rimanda al racconto per testi e immagini dell’intera filiera. Altre copie in lino della Val Gandino sono collocate al Museo della Bibbia di Washington, Al Cairo in Egitto, al Museo dell’Arte Funeraria a Houston (Texas), a Oviedo in Spagna, a Chambery in Francia (dove la vera Sindone fu conservata per secoli) e al Santuario del Perello in Bergamasca. In stand by, la copia per Mosca in Russia.

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