CHI È L’UOMO TROVATO MORTO NEL SERIO?

Due sono i particolari che potrebbero permettere l’identificazione dell’uomo trovato senza vita, incagliato nelle rocce tra le acque del fiume Serio a Pedrengo, nei pressi della stazione ecologica, non lontano dal confine con Seriate. Un tatuaggio sul torace sinistro raffigurante due pugni con la scritta «family» e un orecchino bucherellato ad anello sul lobo dell’orecchio sinistro. Il cadavere, è stato recuperato in evidente stato di decomposizione, senza nessun elemento utile per risalire all’identità. E’ stato un passante a passeggio con il cane a notare il corpo dell’uomo, facendo scattare l’allarme. Sul posto giungevano i Vigili del Fuoco di Bergamo, i carabinieri della tenenza di Seriate e il personale medico. I pompieri con un gommone da rafting hanno raggiunto le rocce e riportato il corpo a riva, dove il personale del 118 ha potuto solo constatare il decesso. Il pm Paolo Mandurino ha effettuato un sopralluogo con i carabinieri e la Scientifica. L’ipotesi più probabile è che l’uomo, da parecchi giorni in acqua, sia stato trascinato dalla corrente, dopo essersi immerso o gettato più a monte, non sarebbero infatti emersi particolari che ricondurrebbero a violenze subite. La salma è stata trasportata all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, a disposizione dell’autorità giudiziaria, per l’autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni. L’identikit fornito dalle forze dell’ordine descrive l’uomo di un’età compresa presumibilmente tra i 30 e i 55 anni, di carnagione chiara, occhi castani altezza di 1,70 metri circa, con in dosso una camicia di colore chiaro. I Carabinieri invitano chiunque pensi di avere informazioni utili all’identificazione, a mettersi in contatto con la tenenza di Seriate o il Comando compagnia carabinieri di Bergamo al numero 035/22771.

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