BOOM DI TURISTI IN LOMBARDIA

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La Lombardia sta vivendo una stagione turistica coi fiocchi, tanto da confermarsi una delle regioni più attrattive dello stivale. Mare a parte, non manca davvero nulla: dai laghi alla montagna, dalla cultura allo sport. Nel primo semestre del 2024 – stando ai dati dell’Osservatorio regionale per il turismo e l’attrattività - sono stati registrati circa 23,8 milioni di pernottamenti, con una crescita dell'11,5% rispetto allo stesso periodo 2023. Numerosi i turisti stranieri che rappresentano circa il 65% delle presenze totali. Le piattaforme di prenotazione online – per il periodo di agosto e settembre – mostrano ben oltre un milione di offerte già vendute per la coda di agosto e l’imminente settembre, con una tariffa media di 241 euro e in deciso aumento, con una predilezione per le strutture alberghiere che, sull’ago della bilancia, pesano il 59% del totale. Un trend che non può raccogliere la soddisfazione di albergatori e commercianti, ma che, anche nelle nostre valli, inizia a palesare lo spettro dell’overtourism, ovvero del “sovraffollamento” turistico. Non solo Maiorca, Venezia o Santorini, ma anche i nostri territori, invasi dai vacanzieri in fuga dalla città e in cerca di refrigerio in un agosto bollente. Le valli bresciane al momento - nonostante il traffico che perdura con cadenza regolare lungo la Statale 42 – sembrano reggere l’urto, anche se in montagna imperversa il “parcheggio selvaggio”. A tentare di porvi rimedio direttamente il Parco dell’Adamello che, da alcuni anni, nel periodo estivo, promuove un servizio navetta (su prenotazione) con quattro linee dedicate Ponte di Legno – Temù – Malga Caldea, Edolo – Sonico – Val Malga, Valle di Saviore – Malga Lincino e Breno – Bienno – Passo Crocedomini. Turismo di massa però anche sul lago d’Iseo, dove Legambiente Basso Sebino punta il dito sull’assenza di servizi adeguati per gestire l’inevitabile incremento dei rifiuti. Altro tema delicato, quello dei parcheggi presi d’assalto che portano i residenti all’esasperazione. Situazione non certo più disinvolta sul lago di Garda: secondo le statistiche, dal 1990 le presenze si sono addirittura quintuplicate, da 5 a 24 milioni. Inutile aggiungere che la viabilità sul Benaco, come ogni estate, risulta praticamente paralizzata, tanto che nei luoghi di punta, come Sirmione, spesso si fatica quasi a camminare. Come nelle grandi città proliferano inoltre gli affitti brevi, con i “local” che, al contrario, faticano a trovare casa. Questi gli effetti del turismo, croce e delizia, anche in Lombardia.

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