CORDOGLIO PER MONS. G.BATTISTA MORANDINI

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E' morto il nunzio apostolico emerito mons. Giovanni Battista Morandini che era ospite presso la Rsa di Bienno. Classe 1937 e ordinato sacerdote a Bienno il 22 luglio del 1962, dopo la formazione e gli studi a Roma ha svolto un intenso lavoro diplomatico per la S. Sede: Nunzio in Bolivia (1966-1970); Nunzio in Kenya (1970-1971); segretario di Nunziatura in Belgio (1971-1975) e del Brasile (1975-1979); membro del Consiglio per gli Affari Pubblici della Santa Sede (1979-1983), anno in cui è stato consacrato Vescovo a Brescia l'8 ottobre. Quindi ha ricoperto l'incarico di Nunzio apostolico in Rwanda (1983-1990); Nunzio apostolico in Guatemala (1990-1997); Nunzio apostolico in Corea e Mongolia (1997-2004); Nunzio apostolico in Siria (2004-2008). Nella sua lunga attività di diplomatico al servizio del papa non ha mai dimenticato le sue profonde radici camune e biennesi: nelle sue dotte omelie non disdegnava l'uso del dialetto, qua e là, con il bell'accento del suo paese natale. Curava in modo speciale il rapporto con i sacerdoti con i quali si sentiva amico e collaboratore, mettendosi a disposizione per le necessità liturgiche. Molto apprezzato dagli Alpini della Vallecamonica che lo invitavano a presiedere la solenne celebrazione in occasione del ricordo di Nikolajewka, il 26 gennaio, nella Chiesa parrocchiale di Boario Terme. Così come era suo il compito di guidare la solenne via Crucis del monte Nebo con le Avis camune, ogni anno, in vista della Pasqua. Era molto legato alle comunità religiose di Bienno, Clarisse e Sacramentine, presso le quali prestava volentieri il suo servizio pastorale. La salma è composta per la preghiera di suffragio nella chiesa parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita di Bienno. La veglia funebre è fissata per martedì 22 ottobre alle 19 nella chiesa parrocchiale di Bienno. Il funerale per mercoledì 23 ottobre alle 15: al termine, Mons. Giovanni Battista Morandini verrà sepolto presso la cappella dei sacerdoti nel cimitero di Bienno. In queste ore sono in molti che commossi e riconoscenti lo ricordano come uomo semplice, pio, sereno, alla portata di tutti, nonostante gli alti compiti diplomatici ricoperti nella sua lunga carriera, dei quali parlava poco, preferendo parlare di Vangelo, sempre, con tutti.

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