Uno Shomano da record

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Un premio nazionale dedicato al grande fumettista Sergio Staino, amico della Valle dei Segni, che si è intrecciato con il Festival della Canzone d'autore Dallo Sciamano allo showman. E' stata un'estate impegnativa ma di grandi soddisfazioni per il Centro Culturale Teatro Camuno di Breno. 16 appuntamenti – due a Roma – fra musica, teatro ed incontri. Al premio Staino sono state dedicate le serate di Borno con Paolo Hendel che ha tracciato la biografica semiseria del suo grande amico. Per Sergio Staino ha cantato il cantautore catalano Jaon Isaac che a Capo di Ponte ha festeggiato anche i suoi 50 anni in musica e Mauro Pagani che a Darfo ha portato Creuza de Ma 2024 a 40 anni dall'uscita dell'indimenticabile produzione scritta con Fabrizio De Andrè. A concludere gli appuntamenti camuni la due giorni con la mostra dedicata alle strisce camune del fumettista e alle premiazioni della prima edizione del premio a lui dedicato al teatro delle Ali di Breno con il Concerto per matita e orchestra. Sia il premio sia il festival hanno avuto una tappa romana. Il primo con l'esposizione della mostra e un pomeriggio di canti a Bobo con tanti amici artisti. Il festival invece ha incontrato Roma insieme ad Antonella Ruggiero – targata shomana 2024 – la solidarietà con Mediterranea rete e la raccolta fondi per i bimbi dell'Etiopia. In Valle Camonica sono passati artisti più o meno noti. La rassegna si è aperta a Paspardo con Federico Sirianni che ha omaggiato la migliore canzone d'autore. A Malonno la giovane interprete camuna Sara Bronzini ha omaggiato Sergio Bardotti primo direttore artistico del festival con un viaggio fra la sua poetica e la sua musica. Pisogne ha ospitato Leti Dafne con una serata fra rap e lirica per cantare la disparità di genere. Massimo Germini e Fausto Pellegrini, a Gianico, hanno raccontato la canzone d'autore con un viaggio nella musica di Roberto Vecchioni. Ginevra Di Marco e Franco Arminio hanno fuso a Berzo Demo brani sociali e folk con i racconti e le poesie del paesologo. Paola Turci e Gino Castaldo, a Edolo, hanno accompagnato il pubblico in un viaggio nei tre anni magici della musica italiana fra 1979 e 1981. Il gran finale del Festival a Darfo con l'orchestra sinfonica di San Remo e Peppe Voltarelli per un omaggio a Domenico Modugno. Fra gli eventi collaterali due date con il CTV e l'interpretazione teatrale della novella di Pirandello "Bedda la sua giara pagata quattr'onze" che ha incontrato la canzone popolare siciliana di Rosa Balistreri sotto la regia di Bibi Bertelli che ha presentato tutte le serate.

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