Uomini in meglio si può

Fra le azioni previste dalla convenzione di Istanbul (primo strumento internazionale per proteggere le donne dalla violenza di genere e domestica) c'è il trattamento e la rieducazione degli uomini autori di violenza. Da qualche decennio, dunque, sono nati centri e progetti che si occupano dei maschi maltrattanti. In Valle Camonica opera "Uomini in meglio". I suoi operatori si sono formati al CAM di Firenze, uno dei primi centri per trattare gli uomini maltrattanti aperto in Italia. E' stato il primo sportello in provincia di Brescia. Sta per avere il riconoscimento da Regione Lombardia e nei giorni scorsi, ad Artogne, ha fatto la sua prima uscita pubblica organizzata grazie al Centro ricreativo di Artogne, ai comuni di Gianico, Piancamuno ed Artogne, alla Rete interistituzionale antiviolenza di Valle Camonica. Durante una serata molto partecipata, operatori, psicologi e coordinatori hanno presentato il lavoro del centro che fino ad oggi ha seguito una sessantina di uomini. Gli uomini arrivano al centro – che ha sede nello stabile del BIM di via Stassano a Corna di Darfo – tramite due canali: autopresentazione o invio dai servizi sociali o dal tribunale. Il trattamento degli autori di reati violenti contro le donne mira alla responsabilizzazione: gli uomini devono capire che la violenza è una scelta ed è fallimentare. Per fermare davvero la violenza, le pene non sono sufficienti. Il trattamento può fermare l’escalation ed evitare nuove vittime. Il comportamento degli uomini maltrattanti è il risultato di un'interazione complessa di fattori: psicologici, biologici, sociali e soprattutto culturali, forse i più difficili da scardinare. Si parte innanzitutto dal perché si è arrivato ad agire violenza. Per contattarli il numero è 351/9461976, oppure cuav.uim@gmail.com

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