Dalle vette agli abissi

Noto nel modo alpinistico per essere stato uno dei quattro, con Paolo Caruso, Maurizio Gianolli, Ermanno Salvaterra, ad aver scalato nel luglio 1985 in prima invernale il Cerro Torre in Patagonia, lungo la via del Compassone, aperta da Cesare Maestri, Andrea Sarchi ha dedicato tutto alla Montagna come Istruttore Giuda Alpina e come Maestro di sci. Da qualche tempo la sua passione per le cime, oltre le quali cioè solo l'infinito azzurro, si è estesa anche agli abissi dei mari, alle sfide, ai silenzi. Alpinista da sempre, marinaio da poco, si definisce anche nel suo libro che verrà presentato questo sabato sera all'Hotel Mirella di Ponte di Legno. Marinaio da poco, come si si è autodefinito Sarchi: ed è come tale che intende proporre alcune importanti esperienze, alla ricerca dell'infinito spazio di luce, acque, silenzi e solitudine. Nel 2027 ha un sogno al quale sta dedica energie, preparazione, tempo e tanto impegno: il Global solo Challenge, Giro del mondo in solitaria, senza scalo, passando per i tre grandi capi, con un formato unico, un budget ridotto, con massima attenzione all’ambiente, alla sua seconda edizione 2027-2028. Questo sabato 14 dicembre, dunque, Andrea Sarchi incontrerà il pubblico raccontando esperienze uniche e personali, come spunto per una vita diversa rispetto al grigiore del quotidiano. Una sfida, certamente: ma per Andrea, così come per altri sognatori degli infiniti spazi, da superare e vincere.

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