Otto studenti abbandonano il Liceo Golgi

Prima una lettera firmata da una mamma che ha ritirato il figlio da scuola, lettera condivisa da altri 14 genitori, che denuncia la situazione venutasi a creare in una classe, e poi una seconda lettera condivisa da più di 60 docenti che si dicono solidali con la mamma in questione. Sono le due missive, e non sono le sole degli ultimi mesi, inviate agli organi di stampa, che hanno al centro uno dei poli d’istruzione d’eccellenza della Valle Camonica, ovvero il Liceo Golgi di Breno. Nella prima lettera la mamma di un ormai ex alunno di una classe del liceo, parla anche a nome di altri otto ragazzi al secondo anno di Liceo che “nell’indifferenza della scuola” – scrive il genitore - hanno abbandonato nell’ultimo mese il percorso scolastico e la loro classe “ben integrata”, per quelle che definisce “condizioni psico didattiche insostenibili”, in seguito a “voti bassi, difficoltà didattiche e problemi relazionali” che avevano spinto, nei mesi precedenti, alcuni genitori ad esporre più volte al dirigente scolastico le loro perplessità circa l’approccio educativo di un insegnante in particolare. In tutta risposta all’insegnante in questione sarebbe stato affidato l’insegnamento anche di un’altra importante materia. “Non solo non è cambiato l’approccio, ma è stato anche rafforzato da un cambio docenti ingiustificato, di quei docenti di ruolo che palesemente avevano difeso e supportato i ragazzi”- si legge nella lettera in cui la madre denuncia un’idea di scuola “dove il voto vale più della persona”. Di fronte all’abbandono silenzioso degli 8 studenti in questione, e di fronte alla volontà della madre di uno di loro di rompere il silenzio rivolgendosi alla stampa, hanno sentito il dovere di fare sentire la loro voce allo stesso modo anche più di 60 docenti del Liceo che, in una seconda lettera, esprimono solidarietà agli studenti e alle loro famiglie, oltre che “ai colleghi che hanno cercato di arginare la situazione” e in sostanza si dissociano dal modo in cui tale difficile situazione è stata gestita dalla scuola. “Quella che viene segnalata nella lettera” – si legge nella missiva - “non è la scuola che, come comunità educante, abbiamo cercato di costruire con passione e dedizione nel corso di tanti anni.” Le due lettere sarebbero il frutto di mesi di tensioni all’interno della scuola, tra la dirigenza e parte del corpo docente, su questioni organizzative, didattiche ed educative, sfociate in malumori anche di genitori e studenti. Il clima insomma, in una delle scuole più rinomate e storiche della Valle Camonica, non sarebbe proprio, in questi giorni, quello delle feste. Il dirigente scolastico, interpellato sulla questione, ha scelto di non intervenire a mezzo stampa, ma in un comunicato dove, insieme al suo staff, ha fatto sapere di ritenere prioritaria la tutela di studenti, famiglie, genitori e di tutto il personale del liceo “Camillo Golgi” per cui, a seguito di attenta riflessione e accurata valutazione di quanto pubblicato per dovere di cronaca da alcune testate, ha invitato a riportare il dialogo nelle opportune sedi, ovvero all'interno dell'Istituto.

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