Centrale del Latte informa sui traumi dentali

Gestire in modo tempestivo un trauma dentale, evento che interessa il 30% della popolazione, è fondamentale per limitarne i disagi e risolvere il problema. Di questo si occupa la Società Italiana di Traumatologia Dentale che entra da anni nelle scuole per insegnare ai bambini e alle famiglie come intervenire nel caso di lussazione, frattura, avulsione di un dente, e che ora, grazie alla collaborazione con la Centrale del latte di Brescia, entra in tutte le case. Dal 2025 per due mesi infatti, le bottiglie del latte microfiltrato intero e parzialmente scremato saranno dotate di una vignetta e di un QR code che darà accesso alle informazioni utili da sapere in caso di trauma dentale, così da salvare il dente, evitare disagi fisici ed estetici che si possono protrarre dall’età infantile a quella adulta ed evitare anche colti non indifferenti dal dentista. I prodotti della Centrale del Latte di Brescia diventano così, ancora una volta, veicolo di diffusione di messaggio utili alle famiglie. Il Centro Traumi Denti Alveolari dell'Università e dell’ospedale Civile di Brescia conta migliaia più di 5 mila denti traumatizzati ogni anno e più di 3 mila richieste di aiuto. Mantenere il dente o il frammento di dente in un ambiente idoneo, come nel latte ad esempio, può essere utile così da permettere al dentista di riattaccarlo e reimpiantarlo. Succede spesso con gli incisivi superiori, si parla di denti permanenti, non da latte, quelli che spuntano intorno ai 6/7 anni e che nei bambini non possono essere sostituiti da impianti permanenti fino ai 22 anni o oltre. Ciò significa che un bambino che perde un dente attorno ai 12 anni, deve ricorrere a protesi mobili o soluzioni temporanee per almeno 10 anni. La campagna, promossa dalla Società Italiana Traumatologia Dentale, dall’Accademia Italiana di Endodonzia e dalla Società Italiana di odontoiatria Infantile, è appoggiata dai dentisti e dagli odontoiatri che possono così intervenire meglio sul paziente.

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