Un presepe meccanico dal 1961
Oltre trenta metri quadri di espansione, più di 200 scene animate attraverso precisi meccanismi realizzati a mano e centinaia di figure tra pastori, prescatori, artigiani e diverse specie di animali. Sono questi gli elementi che caratterizzano il presepe meccanico di Gino Vanoli, un presepe di oltre mezzo secolo e che ogni anno l'artista camuno rinnova apportando nuove scene e particolari. Conosciuto anche come "Il presepe delle arti e dei mestieri" per la forte rappresentatività delle attività artigianali, l'installazione del malegnese incanta sempre grandi e piccoli con il fascino di un intero villaggio in movimento che restituisce un'atmosfera del tutto realistica. Quest'anno il presepe, che nel tempo ha riscontrato un grande interesse in tutta la Valle Camonica divenendo anche itinerante, è stato ospitato a Bienno a Palazzo Simoni Fè, in occasione delle festività natalizie. Una passione, nata quasi come un gioco. Era il 1961 quando Gino Vanoli realizzò il suo primo ponte in movimento, un primo pezzo di quello che poi è diventato il Presepe Meccanico tanto conosciuto in tutta la Valle Camonica. Osservando i dettagli si possono vedere gli animali in movimento, il fumo fuoriuscire dai caminetti delle case, la neve cadere dal cielo e i personaggi, anch'essi interamente realizzati a mano, impegnati in varie mansioni. Il presepe sarà aperto al pubblico fino al prossimo 6 gennaio
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