Il FAI racconta Malegno
I tesori architettonici, storici e culturali di Malegno sono stati raccontati dai volontari del Fai, Fondo Ambiente Italiano, durante il fine settimana. Nonostante il tempo incerto, le Giornate di Primavera hanno attirato moltissime persone alla scoperta dell’Archivio del Pio Luogo degli Esposti, di Casa Nobili, della Chiesa di Sant’Andrea Vecchi, della Chiesa di Santa Maria al ponte e lungo due percorsi sulle tracce della memoria al cimitero e nel borgo: un viaggio nell’identità e nella memoria, tra edifici storici di famiglie nobili, fontane, strade. Come ormai da tradizione, gli studenti del Liceo Golgi hanno fatto da ciceroni dopo giorni di formazione con la partecipazione di storici, guide turistiche, persone del posto e dopo sopralluoghi: così i ragazzi vengono coinvolti nella conoscenza della storia del territorio e nella sua promozione e da apprendisti ciceroni spesso e volentieri diventano guide turistiche e volontari Fai. Inoltre 234 alunni delle 13 classi della scuola primaria e secondaria di Malegno e Cividate, hanno potuto visitare già sabato mattina alcuni dei beni durante l’apertura straordinaria pensata per le scuole. Per tutti loro un timbro, per ogni bene visitato, sul passaporto della cultura. Il Fai ha aperto in questi 50 anni migliaia di beni in tutta Italia anche sul Sebino, in Franciacorta, nelle valli bresciane e bergamasche, grazie alla collaborazione tra istituzioni e privati.
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