LE RICERCHE A SERLE CONTINUANO
Nessuno vuole arrendersi, è solo una ragazzina e a casa la aspettano, anzi il papà, la aspetta proprio lì sull'altopiano di Cariadreghe. E' lì da tre giorni, sono due notti che non dorme e comincia ad essere provato Mdliton Gazi il padre delle ragazzina 12enne autistica Iuschra, originaria del Bangladesh, che da giovedì è scomparsa a Serle. E' seguito da un infermiere che non lo perde di vista ma sta seguendo tutto il lavoro di ricerca che continua a ritmo serrato da giovedì alle 13 quando Iuschra, che era arrivata in zona per una giornata di gita con i ragazzi del gruppo estivo, è scomparsa. la ragazzina è affetta da autismo. Le ricerche sono proseguite anche per tutta la giornata di oggi e non si fermeranno. Più passa il tempo e più cresce la preoccupazione, soprattutto dopo il maltempo che ha flagellato la zona la notte scorsa. Le ricerche comunque andranno avanti, lo ha detto il prefetto di Brescia Annunciato Vardé che è già stato nella zona dove si concentrano i gruppi che poi perlustrano il territorio. Le ricerche vedono in campo tutte le forze possibili. 280 i soccorritori al lavoro anche oggi: volontari, forze dell'ordine, vigili del fuoco, gli elicotteri hanno sorvolato e sorvolano la zona, gli speleologi della IX delegazione del soccorso alpino hanno rinviato un'esercitazione che doveva tenersi in questo fine settimana sul Sebino e sono arrivati in forze qui: sono una quarantina quelli che stanno setacciando le tantissime grotte, oltre 22 chilometri, presenti sul territorio carsico dell'altopiano della Cariadeghe. Intanto la Procura di Brescia ha aperto un'inchiesta affidata al sostituto procuratore Donato Greco e sta raccogliendo tutti gli atti che riguardano la scomparsa della ragazzina. Sui giornali locali si leggono appelli e anche consigli per avvicinare la piccola qualora la si avvistasse. Iuschra è affetta da una grave forma di autismo e quindi potrebbe non rispondere o fuggire di nuovo se non approcciata nel giusto modo. Sono ore di grande angoscia per tutta la provincia. Voci, speranze si susseguono. E' lo stesso padre della ragazzina che non vuole pensare che possa essere accaduto qualcosa di grave. Mentre lui resta sul posto la moglie è a casa, in centro città, con gli altri due figli, di cui uno, che soffre della stessa sindrome della sorella. La famiglia è in Italia dal 1997.
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