GATTO SCUOIATO, TENSIONI ALLA BEATA
Una decina i carabinieri della compagnia di Breno impegnati con il comandante, il Maggiore Salvatore Malvaso, a tenere a bada questa domenica pomeriggio le tensioni tra un gruppo di animalisti e un gruppo di abitanti del paese. I manifestanti del Fronte Animalista giunti da più parti della provincia di Brescia hanno manifestato, con striscioni e megafono, la loro indignazione per la terribile uccisione di un gatto scuoiato vivo e trovato nel cortile di un'abitazione della Beata di Piancamuno. A denunciare il fatto sui social network era stata la padrona stessa che aveva diffuso le foto che testimoniavano la ferocia con cui la gatta era stata uccisa, trovata agonizzante, senza pelle e con diverse fratture. A testimoniare che non si era trattato di un incidente, ci sarebbe il parere del veterinario. L'episodio aveva sollevato l'indignazione e la condanna unanime del mondo di web e di altre associazioni della Valle Camonica vicine agli aninali, che hanno preso parte alla manifestazione pacifica di questa domenica. Davanti alla protesta però si sono sentiti chiamati in causa gli abitanti del paese, che numerosi sono scesi in strada ribadendo di essere tutti gente per bene che ama gli animali. La tensione tra i due gruppi era palpabile, con gli animalisti che da una parte, chiedevano agli abitanti di unirsi alla manifestazione di denuncia messa in atto e con gli abitanti che dall'altra parte, non hanno apprezzato i modi e i toni degli animalisti, i quali a loro volta hanno chiarito di non puntare il dito contro i residenti della Beata. Nel mezzo, nel tentativo riuscito di tenere a distanza i due gruppi e per stemperare la tensione, i militari la cui presenza è stata fondamentale per tenere a bada la situazione.
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