PIU' SICUREZZA IN 29 PAESI CAMUNI

19 mln di euro circa. Li stanzia la Regione per progetti di videosorveglianza e per l'acquisto di nuovi strumenti e veicoli per le polizie locali. In Valle Camonica arriveranno quasi 300 mila euro, di cui 210 mila per finanziare la videosorveglianza in 7 unioni dei comuni per un totale di 29 comuni che si doteranno di telecamere e 80 mila euro andranno a finanziare nuovi mezzi e strumenti delle polizie locali di 4 unioni dei comuni che in tutto comprendono 22 paesi. L'esito dei badi sulla sicurezza di quest'anno, è stato illustrato questo mercoledì mattina a Edolo dall'Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Simona Bordonali. Destinatari delle risorse, sono le Unioni dei Comuni perchè l'obiettivo è creare un sistema di sorveglianza e di sicurezza, comprensivo per una visione globale, di ciò che avviene in Valle Camonica. L'Unione dei comuni delle Alpi Orobie Bresciane che comprendo Edolo, Paisco Loveno, Sonico, Corteno Golgi e Malonno, ha ottenuto 50 mila euro in tutto. 30 mila euro serviranno per cofinanziare la realizzazione di un nuovo sistema di videosorveglianza in collegamento con le forze dell'ordine con impianto di allertamento e rilevazione targhe. La stessa cifra, ovvero 30 mila euro, è stata stanziata alle Unioni dei Comuni della media, della bassa e dell'alta Valle Camonica, degli antichi borghi,della Valsaviore e al singolo comune di Esine. 20 mila euro a testa vanno per cofinanziare l'acquisto di nuovi strumenti come tablet, macchine fotografiche e autovetture, alle polizie locali dell'Unione Alpi Orobie Bresciane, degli antichi borghi, dell'unione dei comuni della media e dell'alta valle. I contributi della Regione sono fondamentali per aiutare i comuni che sono chiamati dallo Stato ad incrementare la sicurezza ma sono talmente vessati dallo Stato da faticare a garantire i servizi di base. Ora un'altra tassa potrebbe riguardare i comuni: una circola ministeriale equipara infatti i sistemi di video sorveglianza istituzionali a quelli privati e pertanto sottoposti alla normativa dettata dal codice delle comunicazioni elettroniche. I comuni quindi per la videosorveglianza, potrebbero essere chiamati a pagare una tassa per la concessione governativa.


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