REFERENDUM, C'E' VOGLIA DI AUTONOMIA

4 elettori su 10 si sono recati ai seggi domenica 22 ottobre e nel 95% dei casi, si sono detti d'accordo con il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: il rapporto con lo Stato, deve cambiare. Il sì al referendum per l'autonomia, come si poteva immaginare, ha coinciso con l'affluenza pari al 38,26% a livello regionale. Di questi 3 milioni di elettori circa, solo il 3,9% ha detto di no. “Un ottimo risultato per fare partire la trattiva con il Governo” - ha commentato Maroni. La voglia di autonomia è forte in provincia di Bergamo, la provincia dove l'affluenza è stata maggiore con il 47% circa, ma anche in quella di Brescia al terzo posto con un 44%. In entrambe le province il Si ha vinto per il 96% circa. In provincia di Bergamo spiccano l'affluenza di Piazzatorre con il 65%, Cazzano S.Andrea con il 63% circa, Parre con il 61% e in tutti i paesi la media è stata attorno e superiore al 50%. In provincia di Brescia i paesi con maggiore affluenza sono in Valle Camonica, dove la soglia di 51% è stata superata in molti comuni e dove si è recato a votare un camuno su due: spiccano Cimbergo con il 61%, Temù con il 60% di elettori al voto, Ponte di Legno, Berzo Demo e Paspardo con il 58% circa, 56% ad Artogne seguito da Sellero con il 55%. I dati definitivi sull'affluenza così come sui risultati, sono stati pubblicati sul sito della Regione, solo questo lunedì pomeriggio. Ci sono infatti stati alcuni ritardi dovuti ad alcuni inconvenienti tecnici, legati all'utilizzo, per la prima volta in Italia dei tablet che hanno sostituito le schede e delle voting machine al posto delle urne. Il referendum per l'autonomia della Regione Lombardia rimarrà infatti nella storia come la prima sperimentazione del voto elettronico: un sistema sicuro a prova di hacker, e complesso a prova di anziani, che hanno trovato facile usare il touch screen. Un sistema di voto che ha funzionato – ribadisce Maroni e che, risolte alcune criticità del debutto, potrebbe essere utilizzato in tutta Italia.