ORA SI VA A TRATTARE

“Da domani comincia la partita.” Questo il commento di Roberto Maroni, che a referendum chiuso, invita il consiglio regionale ad aprire già da questo martedì, la procedura per avviare in tempi rapidi la trattativa col Governo Sentiti gli enti locali ed inviata la richiesta allo Stato, entro 60 giorni la Regione verrà convocata sul tavolo delle trattative. L'obiettivo è ottenere più risorse, più competenze e più autonomia, nel quadro dell'unità nazionale. Punterò ad avere tutte le competenze previste dell'Articolo 117 della Costituzione, – ha affermato Maroni - e ad avere le risorse connesse. Tra le materie più importanti, il sistema tributario. La strada verso una maggiore autonomia, che ha visto una tappa fondamentale nel referendum del 2001 per la modifica di titolo V della Costituzione, prima modifica in senso federale che ha aperto l'accesso ad altre vie di negoziazione, continua. Ed è una strada aperta – dice Maroni- a tutte le forze politiche. Una per scrivere il nuovo rapporto tra le Regioni e il Centro. Con la Lombardia, chiede più autonomia anche il Veneto, forte di un'affluenza alle urne pari al 60% circa. Anche l'Emilia Romagna ha avviato le trattative, senza però passare dal referendum. Una forza e un segnale politico, una voce di malcontento e di speranza, che lo Stato non potrà ignorare. A poche ore dai risultati, dal primo dialogo tra Maroni e Gentiloni, arriva il primo messaggio, l'esecutivo è pronto a trattare.

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