REFERENDUM, SE NE PARLA AL MERCATO
C'è chi ha le idee ben chiare e non vede l'ora di dire la sua, c'è chi ancora non sa bene se il referendum sarà utile o meno ed è molto perplesso e chi sa che domenica prossima c'è una chiamata ai seggi ma non sa qual'è il quesito. Ad una settimana dal referendum per l'autonomia di Regione Lombardia, è difficile prevedere quale sarà la risposta dei cittadini lombardi. Tutti sentono sulle proprie spalle, il peso di quei 54 miliardi di euro che ogni anno la Lombardia versa allo Stato e che non tornano più indietro (550 milioni di euro solo per la Valle Camonica) e quindi molti non vedono l'ora di dire la loro, anche solo per fare arrivare il messaggio chiaro e forte a Roma. Altri condividono la necessità di una maggiore autonomia a livello regionale ma non sanno a quale risultato porterà effettivamente il referendum, visto che la trattativa con lo Stato sarà tutt'altro che facile e una legge per la Lombardia dovrà essere approvata a maggioranza dal Parlamento. Altri invece proprio non si fidano a dare in mano alla Regione, competenze importanti gestite oggi a livello statale. Così i promotori e i sostenitori del referendum sono allo sprint finale e anche a Boario in concomitanza con il mercato settimanale, i gruppi di minoranza in consiglio comunale di Forza Italia e Lega Nord, sono scesi in piazza per unirsi al coro degli amministratori di enti locali che chiedono maggiori risorse e più servizi per i loro cittadini.
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