BONIFICA EX-SELCA E CONSIGLIO DI STATO
Il Sindaco di Berzo Demo ha convocato nella giornata di giovedì 27 aprile la conferenza dei servizi sul tema dell'area ex-Selca, l'azienda fallita nella primavera 2010 dentro i cui recinti sono stoccati circa 45.000 metri cubi di rifiuiti industriali che lì non possono rimanere in eterno. Infatti sia i rifiuti stoccati nell'area all'aperto e messi in sicurezza che quelli stoccati nei capannoni, da cui sono state rimosse le coperture in eternit e sostituite con lamiere, sono in attesa di decisioni da parte della proprietà, oggi rappresentata dal curatore fallimentare, sul loro destino. La recente sentenza di 7 aprile che ha mandato assolti i due fratelli Flavio e Ivano Bettoni dall'accusa di traffico internazionale di rifiuti non incide, infatti, sul tema nodale dell'area: cioè la presenza dei rifiuti ed il loro destino. Alla Conferenza dei servizi hanno partecipato l'Amministrazione comunale di Berzo Demo, il curatore fallimentare di Selca, l'Arpa, l'ATS della montagna, la Provincia di Brescia, i legali degli ex-proprietari Selca, le Aziende incaricate dal curatore del piano di caratterizzazione e le aziende incaricate di piano di smaltimento rifiuti. Due sono stati gli argomenti nodali da trattare: il piano di caratterizzazione del suolo del sito industriale ed il piano di smaltimento dei rifiuti accatastati. Ogni ipotesi di lavoro, compreso il coronoporgramma tracciato, ha però un altro scoglio da superare: e cioè la data del 6 luglio quando è prevista la sentenza del Consiglio di Stato su chi dovrà occuparsi dello smaltimento dei rifiuti stoccati nell'area ex-Selca. La conclusione del lungo incontro è stata la condivisione di un cronoporgramma che da qui al 6 luglio prevede la continuazione dei monitoraggi in atto con sistemi piezoelettrici per la rilevazione dei fluoruri nel suolo, sia all'aperto che nel suolo dei capannoni. Quindi l'invito alle aziende specializzate per una valutazione dei costi di rimozione dei rifiuti stoccati in vista del loro smaltimento. Se il Consiglio di Stato, che è giudice inappellabile, confermerà quanto sentenziato dal Tar e cioè che “chi inquina paga”, come peraltro affermato dall'Unione Europea e recepito dal Parlamento italiano, la strada da percorrere riguarderà chi ha operato sul sito. Diversamente il Giudice indicherà quali altri soggetti devono occuparsi del problema. Soddisfatto al termine dell'incontro il Sindaco di Berzo Demo anche per le buone relazioni che si stanno instaurando in termini di collaborazione.
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