IL FUTURO DELLA VALLE VERTOVA

Sempre alta l' attenzione del comitato «Valvertova bene comune» sul futuro della Valle Vertova, dopo la vicenda legata alla realizzazione delle centraline, a scopi idroelettrici, ad opera della Immobiliare 1° Sole di Piancogno, che ha trovato l’opposizione della comunità locale e dell’opinione pubblica (11 mila le firme raccolte). Ad oggi però la vicenda non è ancora conclusa. La Provincia, infatti, aveva emesso un provvedimento di archiviazione delle istanze per il rilascio delle concessioni di derivazione delle acque contro il quale la società ha interposto ricorso al Tribunale superiore delle Acque pubbliche, chiamando in causa anche i Comuni di Vertova e Gazzaniga. La causa verrà discussa il 22 settembre. Intanto, il Comitato ha tenuto a Vertova un incontro tra i rappresentanti dei gruppi che ne fanno parte (Orobievive, Collettivo Alzano Rifondazione, Swl, M5S, Pd Albino, Lista civica Nuovo Corso-Fiorano al Serio, Comitato Fiumenero, Gav Circolo culturale Insieme per Cene) ma in programma ci so no anche altre iniziative. Il ricorso della Immobiliare 1°Sole chiede che venga annullato il provvedimento della Provincia, contestando il suo operato in quanto richiedeva una consistente integrazione di documenti entro termini ristretti e la decisione di archiviare le due istanze è giunta mentre la società annunciava che stava proceden do all’assegnazione degli incarichi professionali per la redazione del progetto definitivo e della documentazione necessaria a depositare l’istanza di Via (Valutazione di impatto ambientale). Inoltre, la società aveva chiesto un rinvio delle scadenze imposte. Dal canto suo la Provincia, con delibera del 27 aprile, ha deciso di costituirsi in giudizio nominando i suoi difensori. A far temere per un inaspettato capovolgimento della situazione sono sia i documenti dai quali si evince la volontà della società di persistere– contrariamente a quanto si era ritenuto – nell’intento di raggiungere lo scopo (la realizzazione delle due centraline), sia la provvisorietà del provvedimento della Provincia che potrebbe essere anche annullato dalla decisione del tribunale delle acque. «In attesa di conoscere le decisioni del Tribunale delle Acque- spiega Danilo Donadoni, membro del Comitato – è nostra intenzione convocare a breve un’assemblea pubblica per fornire, a quanti ci hanno sostenuto fino ad oggi, un aggiornamento sulla situazione».

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