DA PIARIO VERSO IL RICORSO AL TAR

La Valle Seriana non molla: Piario non si tocca, questo è lo slogan che sta accompagnando la battaglia contro la chiusura del punto nascita all'ospedale Locatelli. L'ultimo atto è la decisione, presa questo lunedì 16 luglio, dai sindaci dei 24 comuni dell'ambito 9 (alta Valle Seriana, Valle di Scalve) di rivolgersi al TAR per impugnare la delibera della Giunta di Regione Lombardia che ha deciso la chiusura del punto nascita dell'Ospedale di Piario. E così nei prossimi giorni i legali degli amministratori prenderanno carta e penna e tenteranno anche questa strada. L'ufficialità della presa di posizione è arrivata nel tardo pomeriggio di questo lunedì dopo l'incontro tra i sindaci e la presidente del Comitato Piario non si tocca. L'azione legale, il ricorso al TAR, sarà finalizzata all'impugnazione della delibera della Giunta regionale 267, quella che dispone la chiusura del punto nascita di Piario che non raggiunge il requisito minimo dei 500 parti annui – lo scorso anno ne sono nati 363 - per questo – secondo Regione Lombardia - non sarebbe in grado di garantire gli standard di sicurezza richiesti dal Ministero. Venerdì 6 luglio, nel corso di un'assemblea, si era costituito ufficialmente il comitato «Piario non si tocca» che subito aveva annunciato la propria disponibilità a muoversi con azioni di ogni tipo (dalle manifestazioni al volantinaggio, fino a blocchi stradali), chiedendo agli amministratori di fare chiarezza su quali potessero essere le iniziative in fase di progettazione. Nella giornata di questo lunedì, dopo il confronto fra il comitato e gli amministratori si è deciso il ricorso al TAR che verrà formalizzato nei prossimi giorni quando i sindaci affideranno il mandato ai legali.

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