CALA IL SILENZIO SULLA MALEGNO BORNO
Il giorno dopo la tragedia è calato il silenzio sulla Malegno Ossimo Borno. Sabato è stata la giornata delle sirene, delle voci, della stampa. Domenica i motori si sono spenti definitivamente sulla 47esima edizione della Malegno Borno, anche se i riflettori no, quelli resteranno accesi ancora per un po', per seguire l'evolversi dell'inchiesta disposta dalla Magistratura e per capire cosa succederà ora. E' questa la domanda che si fanno tutti e i commenti si spendono sui social e nelle piazze. Ma è presto per giudicare ed è presto per decidere perchè ora, come commenta anche il sindaco di Malegno Paolo Erba, è il tempo dell'attesa e quindi del silenzio. In rispetto di Mauro Firmo in primo luogo e della sua famiglia, in rispetto degli organizzatori dell'AC Brescia che dopo la morte di commissario di gara hanno annullato la 47esima edizione della cronoscalata, in rispetto dell'altro commissario ferito nell'incidente, il veronese Davide Foroni portato in elicottero al Civile di Brescia e in rispetto del pilota Christian Furloni che questo sabato mattina sotto l'abitato di Ossimo, è finito fuori strada travolgendo i due commissari. Il pilota 32enne di Malegno sta bene fisicamente, ma rimane sotto choc. Una doppia, anzi tripla tragedia ha fatto calare il silenzio sul rombo dei motori e su quella che doveva essere una domenica di festa. Gli organizzatori hanno smontato tutto, postazioni e allestimenti lungo il percorso. Cosa succederà in futuro nessuno può dirlo ora e dipenderà dalla risposta che la Magistratura darà ad altre domande che la gente pone con insistenza: la tragedia si poteva evitare? La posizione dei commissari era corretta? Quali responsabilità ci sono? Nel frattempo a Castenedolo, paese del 57 Mauro Firmo, è il tempo del lutto e di dare l'ultimo saluto al commissario appassionato di automobilismo, morto sul campo mentre svolgeva dilegentemente il suo lavoro.
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