DON CANOVA PRETE SOLDATO
Mons. Ermenegildo Camozzi ha lavorato a lungo per dare alle stampe un libro che aiuta a fare ulteriore chiarezza su alcune figure fondamentali della prima Guerra Mondiale. Si tratta di Don Giuseppe Canova, nato a Castione della Presolana il 12 febbraio 1883, caduto sul Tonale il 13 giugno 1918. Trascorre l'infanzia a Oneta presso lo zio parroco, nel 1902 entra in seminario e nel 1908 compie l'anno di servizio militare, dove viene apprezzato dai suoi commilitoni per bontà d'animo e grande disponibilità e generosità. Il 25 luglio 1912 viene ordinato sacerdote, quindi presta il servizio pastorale come curato a Trescore, quindi nel 1915 viene chiamato a prestare servizio militare presso l'infermeria militare di Bergamo e quindi viene nominato Tenente Cappellano del battaglione Valcamonica del V Alpini. Viene chiamato al fronte dell'Adamello dove, oltre al servizio religioso, presta anche servizio volontario come guardia, condividendo con i suoi alpini i pericoli, le fatiche, i sacrifici. Il 13 giugno 1918 a Cima Cadì al Tonale per l'ennesima volta si espone per soccorrere i suoi soldati: mentre si sta ristabilendo la calma della battaglia, entra in un osservatorio per capire la situazione: ma un grosso calibro colpisce il debole riparo. Don Canova muore assieme ad alcuni ufficiali e soldati presenti. Don Giovan Battista Ferrari, parente di Don Canova, ha raccolto il patrimonio di scritti da lui lasciati e li ha consegnati a Mons. Ermenegildo Camozzi, che ha curato la stesura di una ricchissima serie di note con chiarimenti e approfondimenti su luoghi, avvenimenti e persone narrati negli epistolari. Un lavoro concretizzato in ben 1.334 pagine divise in due volumi venuti alle stampe grazie al Centro Studi Valle Imagna con il titolo: "Prete soldato - Don Giuseppe Canova tenente cappellano Quinto Reggimento Alpini, Battaglione Valcamonica - Lettere, diari e note 1883-1918" a cura di Walter Belotti e Marco Cimmino.
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