Accoltellò la moglie: ho perso la ragione
«L’ho colpita, ma il coltello non l’avevo io. Voglio uscire per aiutare i figli». A parlare è Daniel Manda il 48enne interrogato in carcere per aver ferito la moglie il 6 gennaio scorso all’esterno del supermercato Lidl di Seriate. La donna vive nel terrore, teme infatti che l’uomo una volta uscito dal carcere di via Gleno, possa ripetere il gesto. Il 48enne mosso da una smisurata gelosia sospettava che la moglie potesse avere una relazione con un altro e che recentemente gli aveva comunicato di aver trovato un posto da magazziniera. L’auomo si era già reso protagonista di maltrattamenti nei confronti Daniela Elena Manda, 39 anni, anch’ella di origini romene, tanto che nel novembre scorso aveva patteggiato una condanna a due anni e 4 mesi, mentre il giorno dell’Epifania si era avventato sulla sua vittima infliggendole 14 coltellate, sferrate sul piazzale del supermercato, richiamando l’attenzione dei presenti, che intervenivano in soccorso della donna, ricoverata in ospedale in prognosi riservata. L’uomo durante l’interrogatorio non ha parlato a lungo. Ha ammesso di averla avvicinata per chiarirsi. Lei, a detta sua, lo avrebbe provocato innervosendolo al punto di farlo precipitare in un blackout mentale. “Non ricordo nulla, nemmeno le persone che mi hanno bloccato”, è il senso di quello che ha dichiarato al pm. Il 48enne ha anche negato i precedenti litigi. La difesa valuterà ora, se presentare una istanza di attenuazione della misura cautelare che possa consentire al camionista, che non è stato licenziato dalla sua ditta, di tornare al lavoro e contribuire in questo modo al mantenimento dei figli.
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