La Regione incontra le imprese bresciane

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Il piano di politica industriale lombardo non è unico e uguale per tutta la Regione ma è mirato sulle specificità delle singole province. Da qui la tappa a Brescia nei giorni scorsi del tour che il governatore lombardo e gli assessori stanno facendo per mettere a punto strategie mirate per la siderurgia e metallurgia che in provincia di Brescia fanno da traino all’occupazione. La Regione vuole mettere allo stesso tavolo università, imprese, centri di ricerca e formazioni e istituzioni, per fare sistema. Il tavolo di lavoro con tutti gli attori della filiera si è riunito all’università di economia ed è proseguito con la visita alla ORI Martin Spa di Brescia e alla Feralpi Siderurgica di Lonato. La siderurgia bresciana ha da sempre un ruolo cruciale nel panorama industriale italiano. Conta complessivamente 116 aziende che impiegano 5.800 addetti diretti, ovvero il 26% degli occupati del settore della Lombardia e l’8% del sistema Paese. Secondo i dati raccolti da Federacciai, nel 2024, le acciaierie bresciane hanno sfornato 5,4 Milioni di tonnellate di acciaio, contribuendo per il 54% alla produzione di acciaio della Lombardia e per il 27% a quella nazionale. Inoltre, l’acciaio prodotto nella provincia di Brescia proviene completamente da impianti a forno elettrico, tecnologia a basse emissioni di CO2. Brescia è anche la ‘capitale’ nazionale nella lavorazione di metalli non ferrosi (alluminio, rame, zinco e loro leghe) e conta 83 unità locali attive nel settore, che danno lavoro a oltre 4.500 addetti. In termini occupazionali, Brescia incide per il 20,4% del totale italiano. Nella volontà di rafforzare il concetto delle filiere, è fondamentale il ruolo dei centri di formazione.

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