SOS FIUME SERIO

Tra luglio e agosto il livello medio del fiume Serio è sceso ad appena 15 centimetri, il che non consente la continuità del corso d’acqua fino a Martinengo. «Dal primo agosto a oggi abbiamo avuto quattro lievi temporali che non hanno migliorato la situazione e i pesci stentano a vivere: quei pochi che resistono sono preda di cormorani e aironi», sottolinea Valeriano Pesenti, responsabile del Gruppo Amici del Serio di Seriate, che tiene il fiume sotto costante osservazione registrando tutti i dati ad ogni minima variazione. La radiografia di questa estate è impietosa. «Nel luglio 2016 il livello dell’acqua nel Serio in territorio di Seriate è stato in media di 70 centimetri, nel periodo luglio e agosto 2017 il livello medio è precipitato a 15 centimetri, ed è ciò che vediamo in questi giorni: ristagni d’acqua in buche più o meno profonde fra un’emersione di sassi». Pesenti indica anche la causa del problema: «Manca la neve, quella che avrebbe dovuto sciogliersi e rilasciare acqua nel fiume. Ma a questo si aggiunge un' altro problema legato al corso d' acqua, ed è quello dell' abbandono dei rifiuti. A sollevare la questione è il 41enne Roberto Picinali, cantautore originario di Gazzaniga che, da qualche giorno, ha aperto una fanpage su Facebook denominata «Amici del fiume Serio». La pagina nasce con lo scopo, oltre che di condividere i più bei momenti trascorsi dagli utenti lungo il fiume, soprattutto di segnalare qualunque cosa possa deturpare il paesaggio naturale che fa da cornice alle anse del Serio. Nel video-denuncia, girato sabato nei pressi del ponte di Vertova, lo stesso Picinali, meglio noto come «Cato», mostra la presenza di alcune bottiglie di birra, di cartoni e di cartacce abbandonate sulla ghiaia proprio a pochi metri dal fiume. Frutto, probabilmente, di un recente bivacco notturno. «Come è possibile - si interroga il cantautore durante il video mentre indica i rifiuti - che ci siano ancora persone che non rispettano la natura? Nei prossimi giorni cercherò di contattare i Comuni, e di organizzare una raccolta collettiva». Roberto chiude il video invitando chiunque a prendere parte all’iniziativa.

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