ESCURSIONISTA MUORE IN MANIVA

Era partito in mattinata, equipaggiato per bene, era sportivo e conoscitore della montagna, con se aveva scarponi e ramponi, ma probabilmente non è stato sufficiente, lo hanno trovato senza vita in fondo ad un canalone nella tarda serata di questo sabato dopo che attorno alle 19 la moglie, non vedendolo rientrare, ha lanciato l'allarme. Pierangelo Turri Zanoni, 55enne di Vestone, è stata individuato in fondo ad un canalone grazie al segnale GPS emesso dal suo telefonino.Difficili la ricerche e il recupero del corpo, ostacolati dal buio e del ghiaccio e dalla quota. Il corpo dell'uomo è stato ritrovato, infatti a 1800 metri. Le ricerche sono scattate dome detto, dopo che la moglie, ha lanciato l'allarme. L'uomo, però, aveva cambiato il suo itinerario solito e quindi in un primo tempo le ricerche si sono concentrate in un'altra zona. E' stata l'app dello smartphone ad indirizzare poi i soccorritori. Al lavoro la V Delegazione Bresciana del CNSAS, Stazioni di Valle Trompia e Valle Sabbia, impegnate con una ventina di tecnici. Sul posto anche i Carabinieri e i Vigili del fuoco. Importante la collaborazione dei gestori degli impianti Maniva Ski, che hanno coadiuvato nelle operazioni. Altri due interventi nella giornata di questo sabato in bergamasca a Valcanale della zona della baita Leten dove una escursionista è precipitata per una quarantina di metri mentre percorreva un sentiero. La donna è ruzzolata tra ghiaccio e massi, finendo in un dirupo dov’è stata soccorsa dall'elicottero del 118 che l'ha stata trasferita all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dov’è stata affidata alle cure del «trauma team», il gruppo specializzato per questo tipo di interventi di emergenza. La donna aveva anche un principio di ipotermia ma le sue condizioni non sono gravi. Due escursionisti sono scivolati, ieri pomeriggio, anche nei pressi della baita Cassinelli, sopra il passo della Presolana. Un gruppo di amici era salito dal passo fino a quota 2.050 metri, dove vi era molta neve ghiacciata che ha tradito due di loro. Uno ha riportato seri traumi al viso e così il rifugista ha fatto intervenire l'elisoccorso che ha trasferito l'uomo all'ospedale di Piario.