IN TRASFERTA IL BRENO NON SI SBLOCCA

Non riesce a scrollarsi di dosso i fantasmi del tabù trasferta il Breno, che dopo quanto di buono offerto nell’ultima gara del 2017, torna dopo la pausa invernale con gli stessi dubbi ravvisati nella prima parte di stagione. Di spettri, forse, si tratta, perché il Breno in casa è tutt’altra squadra, solida, programmatica e talvolta opportunista, mentre quando si gioca tra le mura avversarie tutto cambia. Domenica è arrivato il quinto k.o. stagionale, una sconfitta di misura per 1-0 contro l’Orceana, l’ennesimo risultato negativo in una trasferta. Per la squadra guidata dal nuovo tecnico Cabassi, alla seconda sulla panchina dei bassaioli, un successo che fa respirare, ottenuto grazie alla prestazione di uomini importanti come Lanzi e Duda e, perché no, con l’aiuto dell’albanese Lleshaj, ex di turno del match. Il primo tempo del derby bresciano si apre con il pressing dei padroni di casa, che provano a portarsi subito in vantaggio con i primi tentativi targati Speziari e Martinelli. Risponde a sua volta il Breno, ma Bellicini, servito magistralmente da Lauricella, svirgola il pallone. L’avvio è assolutamente equilibrato, con le due squadre che, a partire dal ventesimo, si scambiano colpi a ripetizione. Ci prova per primo il Breno con Marrazzo: stop in area e piattone mancino agguantato da uno straordinario Iacovelli. La replica dei padroni di casa passa prima dai piedi di Duda, fermato da Serio, poi da quelli di Martinelli che, imbeccato da Lanzi, calcia di prima intenzione trovando la pronta respinta del portiere ospite. La prima frazione non regala altre occasioni degne di nota, mentre il secondo tempo promette bene per i granata, che in apertura vanno vicinissimi al gol con una punizione a giro di Fantoni che sfiora di un soffio la porta difesa da Iacovelli. La sensazione è che solo un episodio potrebbe decidere le sorti del match, e così accade, perché al 12’ Duda entra di prepotenza in area, si fa ribattere il tiro, per poi tornare sul pallone e finire a terra a seguito di un contatto. Per l’arbitro non ci sono dubbi: calcio di rigore in favore dell’Orceana. Dal dischetto si presenta di nuovo Paghera, ipnotizzato da Bellicini all’andata, ma questa volta, contro Serio, non sbaglia. 1-0 per i bassaioli e granata che iniziano a veder crollare le proprie certezze. Da qui in avanti il Breno infatti cambia volto, in campo si vede una squadra confusa e dalle giocate approssimative, tanto che al 17’ l’Orceana potrebbe anche raddoppiare se non ci fosse Serio ad opporsi coi piedi alla velenosa conclusione dello stesso Paghera. Le sorti del match non migliorano per i granata nemmeno quando Marrazzo è costretto a chiedere il cambio, al suo posto il giovane Carrara. Al 28’ vorrebbe aggiungersi anche Lleshaj a peggiorare le cose, ma per fortuna il suo mancino è del tutto fuori misura. Gli uomini di Faini provano ad agguantare il pareggio nel finale di gara e al 37’ ci vanno anche vicini con uno splendido tiro a giro di Sorteni che sfiora l’incrocio dei pali. Gli ultimi minuti di gara sono all’insegna della confusione mista al nervosismo per un’espulsione diretta ai danni del bassaiolo Morè e per una punizione a due assegnata dall’arbitro in favore dei granata. Tuttavia, non cambia nulla ai fini del risultato, a Orzinuovi termina 1-0. Il Breno torna a casa con una sconfitta che mancava dallo scorso 26 novembre. Per Faini ancora tanti gli interrogativi da sciogliere, a partire dal problema difesa, dove la coperta è un po’ troppo corta: servirebbero più uomini ed esperienza, al contrario di quanto presente nel reparto offensivo, forse anche un po’ troppo affollato. I granata restano ora a metà strada tra playoff e playout, a -6 dall’alta classifica, ma con un preoccupante +4 dalla zona retrocessione. Alla prossima, contro il fanalino Ghedi, non si può sbagliare.

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