DALLA TOGA AL GREMBIULE
Un giorno esce dal Palazzo di Giustizia di Milano e, come accade nelle ventose e limpide giornate d'inverno, guardando a nord-est vede le cime innevate: Grigna, Resegone, Presolana, Orobie e decide che la sua vita era là. Filippo corona il suo sogno: stare in alta montagna, stare con la gente, parlare le lingue del mondo e vivere con decoro del lavoro delle proprie mani, colme sta facendo in questi giorni dove il comprensorio Ponte di Legno-Tonale è affollato di turisti che provengono da 20 diverse nazioni dell'Europa e del Mediterraneo. Così Filippo Camparada, giovane avvocato monzese, torna sui passi del bisnonno che già negli anni trenta aveva stabilito al dimora estiva della famiglia per lunghi periodi a Ponte di Legno. Ma non torna in montagna da turista, sportivo, visitatore, viaggiatore o letterato-poeta: i suoi componimenti sono manuali, scrive la storia di tutti i giorni servendo al ristorante, seguendo la clientela straniera, dialogando con la gente, aiutandoli a gustare la bellezza assoluta di un luogo unico in alta montagna, che ha di fronte alle cime della grande guerra, ora cime della pace. La stagione al Rifugio capanna Bleis, che Filippo condivide con la brigata di cucina che viene da Pachino in Sicilia ed un aiutante che viene da Bariloche in Patagonia, durante la stagione invernale diventa una piccola ONU della montagna dove si incontrano le lingue del mondo, si incrociano usanze e culture, dove lo sci e la montagna sono il mezzo per vivere in modo intenso esperienze nuove, che Filippo sa interpretare e guidare nella direzione dell'amore per queste montagne tra Valcamonica e Trentino.
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