RISPETTO PER GLI ALPEGGIATORI
L'attività zootecnica di alta montagna richiede un po' più di attenzione e rispetto: è quanto afferma un'allevatrice di bovine che in alta Vallecamonica ogni giorno deve recuperare le sue bestie spaventate dai cani lasciati liberi dai turisti. Il caso si ripete quasi quotidianamente: i cani lasciati liberi, che non conoscono le bovine, a loro volta sono spaventate dai cani, spesso di stazza importante, fanno fuggire gli animali dai recinti, con gravi rischi per la loro incolumità soprattutto nelle zone dove l'erba ricopre la morena di sassi. “Non vogliamo l'esclusiva né la cerchiamo – afferma Ivana Bonavetti di Vezza d'Oglio che ha una mandria nell'alta Valle delle Messi – ma chiediamo un po' di rispetto per il nostro lavoro. Quando un cane si avvicina ad una mandria va tenuto al guinzaglio. Ogni giorno noi siamo costretti ad andare a cercare un capo che è fuggito dal recinto, con enorme perdita di tempo e senza calcolare il rischio”. Nel Parco dello Stelvio c'è anche il regolamento che dice che il cane deve essere tenuto al guinzaglio. Se tutti sono disposti a chiudere un occhio, è necessario però rispettare il lavoro e la fatica di chi mantiene viva, con grandi sforzi, la montagna tutto l'anno.
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