IL GIORNO DEL RICORDO

Con una poesia, scritta a scuola con l'aiuto delle insegnanti che hanno cercato di spiegare loro che ci sono cose successe nel nostro recente passato, nel Novecento, che è bene non dimenticare, i bambini della scuola primaria di Angone questo sabato mattina, hanno celebrato il Giorno del Ricordo. Guidati dalle penne nere, bandiera d'Italia in mano, dalla scuola hanno raggiunto la chiesetta della frazione di Darfo accanto alla quale si trova il monumento che proprio il gruppo alpini di Angone nel 2017 ha dedicato ai maritri delle foibe istriane e agli esuli. Migliaia di persone uccise dall'odio razziale in un capitolo di storia ancora troppo poco conosciuto, che raccanta la grande sofferenza delle popolazioni istriane, fiumane, dalmate e giuliane. Alla durissima occupazione nazi-fascista di queste terre, nelle quali un tempo convivevano popoli, culture, religioni diverse, seguì la violenza del comunismo di Tito, che scatenò, dal 1943 al 1945, su italiani inermi, la rappresaglia. Il 10 febbraio del 1947 l'Italia ricorda questa pagina complessa che per molto tempo non ha trovato posto nei libri di storia e che i bambini delle scuole capiranno appieno quando cresceranno e potranno approfondire il complicato contentesto storico in cui avvenne. Nel frattempo, essere accanto agli adulti durante l'alzabandiera, l'inno d'Italia e la deposizione della corona d'alloro ai cauditi, li aiuta a crescere nella consapevolezza che è doveroso ricordare tutte le vittime delle guerre, ma soprattutto nell'ammonimento - come affermato nel Giorno del Ricordo dal Presidente della Repubblica Mattarella -sui gravissimi rischi dell'odio etnico”.

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