IL BULLO FINISCE IN COMUNITA'

La denuncia non è servita a porre un freno ai comportamenti del bullo e così, a distanza di 15 giorni i carabinieri della compagnia di Breno, su ordinanza del Gip del Tribunale dei Minori di Brescia, alla fine hanno proceduto con l'arresto e con il trasferimento in una comunità, del 16enne di origini marocchine che da settembre perseguitava compagni di scuola ed insegnanti. Spintoni, botte, furti negli zaini e nelle giacche, minacce anche di fare intervenire una banda di suoi amici contro chi osava opporsi alle sue angherie. Nel mirino in particolare c'erano sette suoi coetani e compagni che ormai per colpa del bullo, si recavano a scuola con ansia e timore e a risentirne era anche il rendimento scolastico. Tra le vittime anche alcune regazze e persino studenti disabili. Persino i professori non ne potevano più ed erano continuamento interrotti nello svolgimento delle lezioni e non riuscivano in alcun modo a contenerlo con i metodi tradizionali, ovvero attraverso le note, gli incontri con il dirigente scolastico e il provvedimento disciplinare dell’allontanamento dalle lezioni. Così si era arrivati alla denuncia che però non ha portato nel giovane a nessun ravvedimento, così alla Procura non è rimasto altro che disporre per l'arresto in comunità.

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