PICCHIAVA E MINACCIAVA I GENITORI

Picchiava la madre e il padre, dava in escandescenza rompendo oggetti e seminando paura in casa. Per questo un 16enne è stato arrestato e portato in Comunità su disposizione del Gip del Trbunale dei Minorenni. A chiedere aiuto e fare partire le indagini della Procura, sono stati proprio i genitori che da tempo subivano percosse e minacce. A novembre il 16enne aveva colpito la madre con un violento calcio allo sterno; a dicembre li aveva di nuovo picchiati entrambi perchè non gli avevano ricaricato il telefonino e lo avevano rimproverato perché scoperto a fumare; sempre a dicembre li aveva picchiati tanto che i genitori hanno avuto bisogno di cure mediche; a febbraio richiamato e invitato a fare i compiti, il giovane ha di nuovo colpito la madre con un calcio all’addome e si è scagliato contro il padre spingendolo contro un termosifone e facendogli sbattere la testa. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, sono le minacce di morte a cui il giovane è giunto negli ultimi mesi, per farsi dare denaro. I genitori impauriti si sono rivolti ai carabinieri e la Procura ha disposto per la misura cautelare in una comunità per minorenni, dove il 16enne intraprenderà un percorso rieducativo. Negli ultimi giorni e soprattutto durante le festività pasquali, il NIL CC di Brescia, in collaborazione i colleghi delle Stazioni dislocate sul territorio, hanno setacciato la provincia di Brescia, svolgendo una mirata attività finalizzata a contrastare il fenomeno dello sfruttamento del lavoro “nero”: in una carrozzeria di Carpenedolo sono stati sorpresi due lavoratori in nero intenti al lavoro, di cui uno in “infortunio” presso la ditta dove era regolarmente assunto; di conseguenza è stata sospesa l’attività imprenditoriale fino alla regolarizzazione dei lavoratori ed al pagamento della sanzione. In un centro estetico di Barghe è stata sorpresa una lavoratrice in nero intenta al lavoro, nonostante fosse in maternità e assunta presso un altro centro estetico. Per entrambi i lavoratori è scattata la denuncia alla procura per truffa aggravata ai danni dello Stato (INPS e INAIL). In un bar di Vestone è stato sorpreso un altro lavoratore in nero. In un centro estetico della città è stata sorpresa un’altra lavoratrice in nero. I controlli, che hanno interessato anche altre attività rilevando infrazioni per un ammontare totale di circa 30.000 euro, continueranno anche nei prossimi giorni.

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