MALTRATTAVA IL PADRE

Gli era stato vietato dal giudice di avvicinarsi al padre ma non ha rispettato il divieto, continuando a perseguitarlo per farsi dare soldi per acquistare la droga. Così un 25enne camuno è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Breno con l'accusa di maltrattamenti ed estorsione. Il padre del giovane lo scorso maggio aveva chiesto aiuto ai carabinieri perché esasperato dai continui maltrattamenti del figlio. L'uomo, un 58enne, ha denunciato il comportamento aggressivo del giovane, che non perdeva occasione per litigare ed aggredirlo. Alla base dei litigi quasi sempre le richieste di denaro per acquistare la droga. Davanti a rifiuti del padre di prestargli soldi, il figlio reagiva in modo violenta tanto da spingere il genitore a sporgere denuncia per maltrattamenti, nel disperato tentativo di salvare se stesso e il figlio. Così il giudice del Tribbunale di Brescia, su segnalazione dei carabinieri, ha attivato il codice rosso per maltrattamenti in famiglia e nei mesi scorsi ha emesso per il 28enne, un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento al padre. Il giovane però, che alle spalle ha anche alcune vicende giudiziarie legate allo spaccio di droga, ha continuato ad avvicinarsi alla casa e al padre. I militari, che lo tenevano d'occhio, sono così intervenuti constatando che il padre continuava ad essere vittima di estorsioni ed aggressioni. I carabinieri hanno quindi richiesto un inasprimento della misura cautelare, anche perché le accuse nei confronti del 25enne si sono aggravate: non solo maltrattamenti in famiglia ma anche estorsione. Il Giudice ne ha disposto l’arresto e il trasferimento in carcere a Brescia.

Commenti

Nessun commento è stato ancora pubblicato.
Condividi la tua opinione qui sotto!

Lascia un commento

* Tutti i campi contrassegnati sono obbligatori