UNA VIOLENZA INFINITA

E' riuscita a sottrarsi alla furia del padre e a lanciare l'allarme, chiedendo aiuto al fratello che abita nell'appartamento sotto. I vicini di casa lo avrebbero sentito piangere e poi avrebbero udito le urla di una ragazza. Sono attimi di follia quelli che si sono consumati questo lunedì notte in una villetta di Coccaglio, nella residenziale via fratelli Rossetti, dove abitano quattro famiglie tutte imparentate fra loro. Non si sa cosa abbia armato la mano di Giuseppe Vitali, 59enne ma questa notte l'uomo, dopo aver imbracciato un martello ha prima colpito la moglie 51enne che dormiva nella loro camera e poi ha raggiunto la stanza della figlia e si è scagliato contro di lei. A quel punto la ragazza, 21 anni, è riuscita a scappare e a chiamare aiuto, così in men che non si dice sul posto sono arrivati i carabinieri ed i sanitari e per fortuna la strage questa volta è stata solo sfiorata. Pare infatti che le intenzioni di Giuseppe Vitali fossero molto chiare: probabilmente uccidere moglie e figlia e poi bruciarne i corpi. Nel garage, infatti, sarebbero state trovate dalla scientifica che in mattinata ha setacciato la villetta dove abitavano i tre, taniche di benzina. Ora madre e figlia sono in ospedale, pare che non abbiamo riportato gravi ferite, mentre lui, il padre è in carcere. Pare che abbia confermato cosa intendeva fare, non avrbbbe però spiegato il perchè di questo suo folle gesto. Questa notizia rimbalza in provincia proprio nel giorno in cui in Valle Camonica si ricorda la tragica fine dei due fratelli di Ono San Pietro, Davide ed Andrea, soffocati dal padre e poi bruciati per vendicarsi che la loro mamma l'aveva lasciato. La storia di Coccaglio, pur con altri risvolgi, ricorda quella tragedia camuna. Ma non è finita qui perchè in questi giorni un altro uomo violento è finito in carcere con l'accusa di tentato omicidio. A risalire a lui, dopo lo sfogo della sua vittima sui social, i carabinieri di Nave che sabato hanno anche seguito l'ordinanza per la sua custodia in carcere. Il protagonista è un 34enne del paese che nel gennaio socrso al termina di una serata trascorsa con la sua vittima in un bar e in altri locali notturni avrebbe prima pronunciato frasi sconnesse, quindi l'avrebbe minacciata e poi avrebbe cercato di strangolarla. La donna, però, era riuscita a scappare verso casa. Emotivamente provata decise di non sporgere denuncia ma di affidare ai social la sua storia. Un suo conoscente, letta la storia, ha però deciso di informarne le forze dell'ordine facendo così partire le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Brescia. I risultati e gli elementi raccolti in questi mesi hanno permesso al GIP del Tribunale di Brescia di emettere un’ordinanza di custodia cautelare dell’uomo ritenuto responsabile del tentato omicidio della donna, facendo così scattare la manette ed aprire per lui le porte del carcere.

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