E' VIVO IL DISPERSO NEL GARDA

E' sano e salvo Maik Diederich, il turista tedesco di 42 anni che risultava disperso nelle acque del Garda, a Manerba, dalle prime ore del pomeriggio di sabato 13 luglio. L’uomo è tornato a casa da solo dopo aver vagato per più di due giorni nei boschi della zona. Ai carabinieri di Manerba, coordinati dal maresciallo Marco Fainelli, ha raccontato di aver perso la memoria dopo aver battuto la testa mentre nuotava a dorso. Era stata la moglie a lanciare l’allarme, sabato pomeriggio alle 18.30: l’aveva visto allontanarsi a largo della spiaggia Romantica, di fronte al residence dove la famiglia di Amburgo aveva trovato casa per la vacanza in Italia. L'allarme ha fatto convergere sul posto una task force di professionisti della ricerca in acqua: Vigili del Fuoco da terra con droni con i colleghi sommozzatori giunti da Bologna e l'elicottero Drago per il sorvolo, Guardia Costiera, Volontari del Garda, Carabinieri, personale della Croce Rossa. Questo lunedì mattina, sulla spiaggia “la Romantica” dal quale l'uomo si era allontanato per andare a nuotare, senza più fare rientro a riva, è stato fatto il punto su come procedere, vista l'assenza di risultati e il peggioramento delle condizioni meteorologiche. Perla sorte dell'uomo si stava già pensando al peggio. A seguire le ricerche costantemente sulla riva del lago c'erano la moglie e le due figlie di 7 e 16 anni. Maik Diederick veniva spesso in vacanza sul Garda, prendeva in affitto con la famiglia un appartamento all'interno di un residence di Manerba. Le speranze di trovarlo vivo erano al lumicino: lo hanno cercato per più di 48 ore, sul lago e sulla terraferma. Ma quando il tragico epilogo della vicenda sembrava ormai alle porte, Maik è comparso nella serata di ieri al Residence dove c'era la sua famiglia, raggiunta anche dai genitori e due sorelle da Amburgo. Ha raccontato di aver battuto la testa contro un masso mentre nuotava a dorso e quindi di essersi ripreso, ma senza memoria: tornato a riva, ha vagato a lungo senza capire dove si trovasse; ha dovuto camminare a lungo prima di raggiungere il residence di Via della Molaria dove alloggiava con la moglie e i suoi due figli, di 7 e 16 anni. Questo lunedì sera stavano tutti già dormendo quando lui ha bussato alla porta: aveva solo il costume da bagno, era spaventato e infreddolito. Immediatamente sono stati allertati i soccorritori: nel Residence è arrivata anche un'ambulanza del 118 dei Volontari del Garda che lo ha trasferito all'Ospedale di Gavardo. Ora i Carabinieri di Manerba cercheranno di ricostruire l'accaduto.

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