UN ANNO FA LA SCOMPARSA DI CHIARA LINDL

Un anno fa, attorno alle 20.00, Chiara Lindl, la 23enne della Baviera in vacanza con la sorella ed un gruppo di amici a Pisogne, al Camping Eden, scompariva nelle acque del Sebino un uno specchio grande circa un chilometro quadrato, dal Camping al Bögn di Castro fino alla punta della Corna Trentapassi. Il gruppetto di amici, dopo un pomeriggio passato a festeggiare in riva al lago, aveva deciso di effettuare un'escursione sul potente motoscafo del padre di uno di loro. Come siano effettivamente andate le cose lo hanno ricostruito gli inquirenti, ma pare non vi siano dubbi sul fatto che un'amica di Chiara, oggi indagata, abbia preso improvvisamente i comando del motoscafo imprimendovi una forte accelerazione. Chiara dunque sarebbe scomparsa in acqua, forse cadendo dalla parte posteriore del potente motoscafo che prendeva subito un'alta velocità. Prima che i ragazzi si rendessero conto che Chiara non era più a bordo erano passati alcuni metri, forse cento o più: hanno quindi effettuato una manovra per tornare sul luogo a cercarla, ma al buio fitto della sera del primo settembre e senza altre indicazioni, hanno deciso di ritornare a riva lanciando l'allarme. Le ricerche sono iniziate da subito con ogni mezzo possibile e sono poi continuate per giorni, settimane, mesi, insieme ai familiari di Chiara e al sindaco di Pisogne Federico Laini, che fin da subito aveva seguito da vicino gli sviluppi della drammatica vicenda, facendo poi da ponte tra i genitori rientrati in Germania e la task force di ricercatori professionisti, Vigili del fuoco dalle imbarcazioni, in acqua a con i sommozzatori e dall'alto con l'elicottero, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, la Guardia costiera, il 118, i volontari del Garda e del Sebino, con mappatura dei fondali con il sonar, spedizioni subacquee del Rov, il robot teleguidato dotato di telecamere, e perfino spedizioni al largo con i cinofili. Questa domenica i genitori di Chiara Lindl, mamma Irena e papà Markus, alle 10.00 saranno a Pisogne dove è prevista una cerimonia per ricordare Chiara, ma anche per ringraziare quanti hanno continuato le ricerche. Nella zona antistante la sede degli Alpini, al lido, sarà posata una lapide in memoria di Chiara. Al termine della cerimonia i genitori intendono incontrare tutti i volontari per un ringraziamento per quanto hanno fatto cercando in ogni modo di recuperare il corpo della sfortunata ragazza.

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