TASK FORCE PER TROVARE CHIARA LINDL
Nonostante le ricerche intense svolte anche nella giornata di domenica, Chiara Lindl, la turista di 20 anni originaria di Hemau in Baviera non si trova. La ragazza era caduta nel lago dal potente motoscafo di 200 cavalli venerdì 1 settembre verso le 20.00 quando, a bordo con altri sette amici, tra cui la sorella di 23 anni, stavano facendo un'escursione tra Pisogne e Lovere. Alla guida del motoscafo c'era Carolina Knauff che, stando alla ricostruzione fatta dai carabinieri del comando di Breno, avrebbe impresso al potente mezzo un'improvvisa accelerata. La Knauff non ha la patente nautica, necessaria per pilotare un mezzo superiore ai 40 cavalli: per questa ragione la sua posizione si è ulteriormente complicata: il PM Giovanni Tedeschi, infatti, ha emesso nei suoi confronti un avviso di garanzia. I ragazzi erano tutti ospiti del Camping Eden: nel pomeriggio di venerdì avevano festeggiato a lungo e quindi avevano poi deciso di uscire con il potente mezzo, del padre di uno di loro, per una gita al tramonto sul Sebino. Dopo 24 ore ininterrotte di ricerche e monitoraggio del grande specchio d'acqua, una sorta di quadrilatero tra Pisogne, Corna dei Trentapassi, Bogn di Castro e Lovere, che vedono impegnati i vigili del fuoco di Milano, Brescia, Bergamo, Darfo e Lovere, i loro colleghi sommozzatori di Milano, i sommozzatori di Montisola, gli uomini della Guardia di Finanza, l'idroambulanza di Camunia Soccorso, da questo lunedì sono scesi in acqua anche i sommozzatori dei Vigili del fuoco di Roma con un sonar montato su un'imbarcazione dei sommozzatori di Montisola per scandagliare le profondità del Sebino e orientarsi tra il limo e le oscure acque sul fondo del lago. Intanto gli specialisti del Tas (Topografia applicata al soccorso) hanno elaborato la cartografia per delimitare le zone di intervento dato che, nonostante gli sforzi per restringere l’area delle ricerche attraverso l’analisi dei segnali Gps dei cellulari e del motoscafo, non è stato possibile risalire a un punto preciso su cui concentrare gli sforzi. Intanto la ricostruzione dei fatti, effettuata dai Carabinieri sulle testimonianze dei 7 giovani tedeschi tornati a riva in stato di choc dopo aver perso di vista Chiara, sembrerebbe non lasciare spazio a dubbi sul fatto che si sia trattato di un drammatico incidente dovuto alla violenta spinta improvvisa data dall’accelerazione del potente motoscafo che avrebbe fatto perdere l’equilibrio alla giovane, che sembra si trovasse a prua. Carolina Knauff, la ragazza che avrebbe causato l'incidente, è risultata positiva al test alcolemico cui è stata sottoposta venerdì sera insieme al gruppo di amici con cui si trovava in barca: tutti i giovani, escluso uno, il figlio del proprietario del motoscafo, stando ai test effettuati, erano ubriachi.
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