PRIMO SCOGLIO PER LA MATURITA'
Bigliettini, ripassoni, scommesse. Gli esami di maturità portano con sé una serie di classici che si ripetono di anno in anno, avvicinando i maturandi di tutte le generazioni. La colonna sonora è la stessa a fare da sottofondo dal 1984, anno di pubblicazione del brano di Venditti. E anche la paura sembra non essere passata di moda. Le previsioni della vigilia sono state quasi tutte rispettate. La prima prova, quella di italiano, ha visto impegnati oggi oltre 500 mila maturandi da nord a sud Italia, 8.642 in Bergamasca, 9.300 in provincia di Brescia. Le tracce hanno spaziato dalle persecuzioni razziali ne «Il giardino dei Finzi Contini» capolavoro di Giorgio Bassani, agli 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali; il principio dell’uguaglianza nella Costituzione italiana, di cui ricorrono i 70 anni; la Cooperazione Internazionale per il tema storico, con un focus sugli statisti Alcide De Gasperi e Aldo Moro, a 40 anni dal rapimento e dall’uccisione dell’esponente della Dc; l’amore e la solitudine della poetessa Alda Merini per la prova di arte; massa e propaganda, anche questo un argomento attualissimo, la traccia scelta per l’ambito storico-politico. I temi, che sono stati selezionati all’inizio dell’anno dal precedente titolare del Miur, la ministra Valeria Fedeli, erano da mesi al centro del «tototema». Gli spunti emersi già da tempo, infatti, con il passare dei giorni hanno preso definitivamente quota. In particolare, la traccia sulla Costituzione, a 70 anni dall’entrata in vigore, per molti maturandi era una quasi certezza anche perchè nell’ultimo anno le scuole, su impulso del ministero dell’Istruzione, hanno parlato tanto della nostra Carta fondamentale. Anche il tema su Aldo Moro e sulle leggi razziali, dati gli anniversari e il dibattito di questi giorni, era in qualche modo atteso da studenti e famiglie.
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