DEGASPERI VINCE LA MALEGNO BORNO
Si è chiusa nel segno dei colpi di scena la 48esima edizione del Trofeo Vallecamonica. La “Mille Miglia delle corse in salita”, come l’ha definita Adriano Baffelli, non ha infatti deluso le aspettative degli appassionati regalando un finale a sorpresa. Niente successo per il grande favorito Michele Fattorini, nemmeno la consolazione del podio, perché questa domenica, nel corso della prima manche di gara la vettura del pilota umbro non è riuscita a raggiungere il traguardo a causa di un problema di elettronica. Strada, quindi, spianata per l’altro pretendente al titolo: il trentino Diego Degasperi. Il concorrente della Vimotorsport non si è fatto pregare e, dopo aver chiuso la prima salita con un crono di 3’53 e 36, non ha fatto altro che amministrare con intelligenza il vantaggio scrivendo così il suo nome nell’albo d’oro della Malegno-Borno. Dopo giganti come Nesti, Baribbi, Caffi e Merli ecco, dunque, il nome di Diego Degasperi con un tempo complessivo di 7’ 53.18. Per lui una vittoria sentita, meritata e fortemente voluta dopo l’incidente che lo ha visto protagonista proprio una ventina di anni fa, nella temibile “curva del vento”. Alle sue spalle, con un distacco di 34 secondi, il veronese Enrico Zandonà sulla Formula 3 del Funny Team. Mentre la bagarre per il terzo gradino del podio, che ha visto in lotta Falcetta, Soretti e Pedrotti ha visto, invece, trionfare l’idolo del pubblico Alex Caffi. Per un lui un dolce ritorno in Vallecamonica e un risultato assolutamente strepitoso ottenuto con la sua Porsche GT. Per il pilota ex formula 1, un tempo complessivo di 8’ 36.70. Fuori dai posti che contano, buone le prove di Mauro Soretti, quarto posto con la sua Subaru Impreza, dei già citati Falcetta e Pedrotti, e soprattutto del pilota di casa Ilario Bondioni, al debutto su Osella, che si è preso un ottimo ottavo posto. Tanto lo spettacolo anche tra le apprezzatissime vetture storiche con Andrea Fiume, alla guida di un Osella, che ha messo in fila Emanuele Aralla e Maurizio Sbrilli. Tornare in pista dopo quanto accaduto lo scorso anno non era assolutamente facile, ma l’Automobile Club di Brescia, con passione, cura e precisione ha portato a termine l’impresa a pieni voti. Grande successo di pubblico per la manifestazione che ha riportato ancora una volta sulle strade camune rumore, tifo e spettacolo che perdurano dal 1964. Una soddisfazione percepita anche dalla parole di Flavio Gandolfi, membro del consiglio direttivo dell’ACI di Brescia: “l’affetto di tutto il territorio per questa manifestazione è davvero importante […]. La squadra tecnica ha lavorato alla perfezione e questo va nella direzione che ci siamo prefissati, ovvero riportare questo evento non solo nel Campionato Italiano di Velocità in Montagna, ma anche in nuova orbita europea”.
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